Intervento per la giornata mondiale dell’insegnante
Si lavora per invertire il trend che l'ultimo decennio ha visto raddoppiare i docenti precari, rendendo urgente intervenire sul reclutamento


Nella Giornata Mondiale dell'Insegnante il mio pensiero va in particolare a chi ha dato i suoi anni migliori alla scuola, vissuti con l'orgoglio di trasmettere conoscenza e valori ai nostri ragazzi, e oggi vive nell'incertezza a un'età che offre poche alternative di lavoro, magari con la responsabilità di una famiglia.
Si lavora per invertire il trend che l'ultimo decennio ha visto raddoppiare i docenti precari, rendendo urgente intervenire sul reclutamento. Nel dettaglio, quasi tre anni di confronto con Bruxelles ci hanno consentito di recuperare la figura del docente idoneo, trampolino per il ruolo senza doversi sottoporre a ulteriori prove concorsuali.
Ora l'attenzione si sposta sul cosiddetto "precariato storico" a partire dalle Graduatorie provinciali per le supplenze (GPS), che per un certo periodo hanno consentito l'accesso al ruolo sia sul sostegno che per posto comune.
Tale possibilità è stata poi limitata al sostegno. Ma intanto disponiamo di un precedente importante nello sviluppo del progetto di diversificazione del reclutamento degli insegnanti.
L'accesso al ruolo da GPS, ispirato all'articolo 59 della Legge 106 del 23 luglio 2021, conversione del Decreto-Legge 73/2021 Sostegni bis prorogato da ultimo con Decreto-Legge 19/2024, è infatti a tutti gli effetti un tassello già collaudato del meccanismo (presente nel mio ddl 1920/2020) al quale da tempo si guarda in funzione dell'obiettivo di garantire che nessuna categoria resti esclusa dalla possibilità di puntare al ruolo. E riportando a livelli fisiologici le supplenze possiamo assicurare maggiore continuità didattica e quindi più qualità all'insegnamento.
Finora a raffreddare le buone intenzioni ci ha pensato il notevole risparmio economico che nel nostro Paese comporta affidarsi a supplenti, al punto che recentemente l'Europa ha chiesto spiegazioni. L'eventuale riavvicinamento della spesa tra le due categorie, che di fatto hanno le stesse responsabilità, agevolerebbe il superamento delle storiche perplessità degli organi economici sulla stabilizzazione dei docenti.
Concludo fornendo alcuni aggiornamenti sul decreto Scuola attualmente in discussione. Pur dovendo destreggiarci tra Commissione europea da una parte e ministero dell'Universita e della Ricerca dall'altra (che ringraziamo per la disponibilità), praticamente la quasi totalità delle proposte alle quali abbiamo lavorato in questi mesi come estensione corsi Indire, proroga assunzioni su sostegno da GPS, salvaguardia validità titolo ITP e copertura posti degli idonei rinunciatari (praticabile solo per il Pnrr3), tutte questioni del cui sviluppo ho tenuto costantemente aggiornati gli interessati, sono in prossimità del traguardo. Sul risultato, in attesa delle votazioni, dico solo che sono ottimista. Ma chi mi conosce sa cosa intendo.
Anticipo comunque che per quanto riguarda gli idonei del concorso Pnrr1 che attendono di poter leggere in area riservata la loro posizione (originariamente non era prevista la figura dell'idoneo, che poi siamo invece riusciti a ottenere), il ministero farà il possibile per essere in grado di fornire tali informazioni prima della scadenza delle iscrizioni al Pnrr3.
Mario Pittoni
Responsabile Dipartimento Istruzione Lega
Già Presidente Commissione Cultura Senato