Intervento prof. Romano Pesavento, presidente CNDDU, alla Conferenza stampa "Presentazione PDL On. Gerolamo Cangiano" - Sala Tatarella
InterventoConferenza stampa“Presentazione PDL On. Gerolamo Cangiano” – Sala Tatarella Buonasera a tutti i presenti; ringrazio il gruppo di Fratelli d’Italia, l’on. Gerolamo Cangiano; l’on. Alessandro...
Intervento
Conferenza stampa
“Presentazione PDL On. Gerolamo Cangiano” – Sala Tatarella
Buonasera a tutti i presenti; ringrazio il gruppo di Fratelli d’Italia, l’on. Gerolamo Cangiano; l’on. Alessandro Amorese e la prof.ssa Alessandra Vigliotti per l’opportunità concessami di poter intervenire questa sera su un tema fondamentale per il futuro della scuola italiana, per la formazione delle prossime generazioni, per la divulgazione delle tematiche umanitarie e legalitarie nella nostra società: la presentazione del Pdl recante modifiche all’art. 2 della legge 20 agosto 2019, n. 92.
Siamo lieti, come CNDDU, di potere partecipare a una conferenza stampa incentrata sulla proposta di un Pdl in linea con quanto ribadiamo da tanto tempo.
La classe di concorso A046 – discipline giuridiche ed economiche, in passato, sembra essere stata fortemente penalizzata o peggio oggetto intenzionale di dissoluzione da parte di alcuni provvedimenti finalizzati a ridimensionare sempre più la presenza negli organici scolastici del personale docente appartenente a tale classe di concorso, mediante una progressiva riduzione delle ore della disciplina. Non un solo progetto, provvedimento è stato costruito per alleviare quanto descritto.
Invece il docente di Diritto dovrebbe essere un presidio della legalità e, in quanto tale, la sua presenza sarebbe auspicabile in ogni istituto scolastico, soprattutto per avviare progetti, strategie e potenziamento sulle tematiche della cittadinanza attiva, l’educazione stradale, la sicurezza, il contrasto al bullismo e cyberbullismo e la violenza di genere.
Ancora, tale figura diverrebbe sicuramente di vitale importanza all’interno di ogni comunità educativa per dirimere controversie, interpretare con lo staff dirigenziale il contenuto degli atti amministrativi e sviluppare azioni educative trasversali, curando e coordinando l’insegnamento dell’Educazione civica e il rapporto con gli enti esterni.
L’insegnamento della Legalità costituisce una delle frontiere educative su cui la guardia non può e non deve essere mai abbassata; soprattutto attraverso attività idonee, il cui scopo tenda a creare un circolo virtuoso fra i giovani cittadini e le istituzioni, specialmente in accordo con le amministrazioni locali, per incentivare l’assunzione di responsabilità del singolo verso la collettività.
Potenziare l’insegnamento dell’Educazione civica, soprattutto in aree critiche come periferie di grandi agglomerati urbani o centri ad alta densità malavitosa, portando i valori della legalità, del senso dello Stato e delle competenze civiche, significa trasformare profondamente la società, incidendo positivamente sul futuro delle generazioni venture.
Peraltro le lauree in Giurisprudenza e in Economia costituiscono da sempre un titolo molto ambito che permette di ricoprire ruoli nevralgici nella nostra società; eppure le ore di Diritto sono irrisorie e mancano per esempio nei licei e in alcuni istituti tecnici – professionali in cui sarebbero veramente funzionali per il prosieguo lavorativo / universitario.
Invece, per esempio, la Legge 20 agosto 2019, n. 92, recante “Introduzione dell’insegnamento scolastico dell’Educazione civica”, è stata fallimentare: una disciplina così importante spalmata su interi consigli di classe senza una pianificazione e senza nessuna forma di investimento. Sia chiaro: qualora l’Educazione civica dovesse permanere nell’orario curriculare dovrebbe essere attribuita esclusivamente ai docenti competenti in materia, A046, diversamente si trasformerebbe in un patetico onere per chi non ha le competenze necessarie per porgere i contenuti disciplinari.
La delicatezza e la specificità dei temi e degli argomenti proposti richiedono, a nostro avviso, necessariamente, il possesso di una cultura giuridica che costituisce una prerogativa specifica dei docenti della Classe di concorso A046 Discipline giuridiche ed economiche.
Essere poco credibili di fronte alla classe sminuisce il proprio prestigio professionale. Stessa improvvisazione / incuria per la gestione della Sicurezza sui luoghi di lavoro, fondamentale, invece, per sensibilizzare gli studenti sulla tutela della propria incolumità; dal 2017 al 2021 sono stati denunciati 296.003 infortuni e 18 morti; i tragici casi degli studenti Giuliano De Seta, Lorenzo Parelli e di Giuseppe Lenoci dimostrano quanto sia criminale e irresponsabile risparmiare su tali argomenti. Stessa criticità per quanto riguarda il diritto del lavoro, poco trattato all’interno del sistema scolastico.
Riteniamo irrimandabile, alla luce di quanto detto, l’introduzione dell’insegnamento di scienze giuridiche, economiche e del lavoro nel primo biennio dei corsi delle scuole secondarie di secondo grado e l’attribuzione del coordinamento di Educazione civica ai docenti di discipline giuridiche ed economiche in modo da determinare un cambiamento sostanziale in termini di consapevolezza civica e attaccamento alle istituzioni nelle generazioni venture.
prof. Romano Pesavento
presidente CNDDU