L’ombra di una scuola marcia: gli studenti reagiscono all’inchiesta di Fanpage

L’ombra di una scuola marcia: gli studenti reagiscono all’inchiesta di Fanpage

A cura di Redazione
24 gennaio 2025 18:06
L’ombra di una scuola marcia: gli studenti reagiscono all’inchiesta di Fanpage -
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Gli studenti reagiscono all’inchiesta “cattiva scuola di Fanpage”, che dimostra la concessione di punti per accesso all’insegnamento sotto pagamento.

Il giornale Fanpage ha avviato un’inchiesta per indagare sulle modalità di riconoscimento dei punti per l’accesso all’insegnamento, scoprendo come molti di questi siano concessi illegalmente e sotto pagamento. Tra gli istituti che figurano essere colpevoli di questo sistema ci sono anche alcuni che hanno sede all’interno di scuole paritarie. L’Unione Degli Studenti, Link coordinamento universitario e la Rete della Conoscenza, tre organizzazioni studentesche e giovanili, reagiscono all’inchiesta, denunciando e chiedendo interventi urgenti al ministero.

“L’inchiesta di fanpage dimostra uno dei numerosi lati oscuri della scuola pubblica italiana – dichiara Tommaso Martelli, coordinatore nazionale dell’Unione degli studenti- pratiche come queste ricadono sulla qualità dell’insegnamento per noi studenti. Un ministro che vanta tanto la difesa del merito non può rimanere indifferente di fronte a una situazione del genere”

“Il sistema dei concorsi per la scuola in Italia è iniquo ed inefficace, poiché non permette un reale accesso alla professione di insegnante” dichiara Arianna d’Archivio, coordinatrice nazionale di Link coordinamento universitario. Il sindacato universitario denuncia anche l’attuale riforma dell’accesso all’insegnamento che prevede la valutazione dei titoli per accedere ai percorsi, provocando un ulteriore ostacolo, non solo per chi vuole svolgere la professione di insegnante, ma anche per chi vuole formarsi per tale lavoro.
“Per tale ragione-continua d’Archivio-è importante che l’inchiesta di Fanpage abbia rotto questo silenzio, e continueremo a lottare per garantire un insegnamento di qualità e un diritto, come quello del lavoro, spesso calpestato.”

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