Macerata Humanities Festival 2025: la forza del dialogo
Dal 14 al 17 ottobre Macerata diventa capitale delle humanities con ospiti internazionali, spettacoli, mostre, workshop e la premiazione del Concorso Letterario. Anteprima già venerdì con la mostra dell’Accademia di Belle Arti di Macerata e lo spettacolo


Un festival unico in Italia che fa delle scienze umane un laboratorio di confronto per il presente. Dal 14 al 17 ottobre, con un'anteprima da venerdì 10 ottobre, prende il via la terza edizione del Macerata Humanities Festival, promosso dall'Università di Macerata con il patrocinio di Regione Marche, Comune di Macerata e Fondazione Marche Cultura e il sostegno di IGuzzini, Bcc Recanati e Colmurano, Fior di Grano, BPER Banca e
Lube. Il tema di quest'anno è "La forza del dialogo. Saperi e pratiche per la vita comune": quattro giorni di incontri, spettacoli, mostre e conversazioni per esplorare come il dialogo - tra persone, generazioni e culture - possa diventare la chiave per ricucire le fratture del nostro tempo. Oltre 50 appuntamenti e la Fiera dell'Editoria Universitaria BooksUp animeranno la città con protagonisti della cultura, del giornalismo e dello spettacolo: da Stefano Fresi a Domenico Iannacone, da Catherine Dunne a Rossella Miccio, passando per Gino Cecchettin, Cristina Bellemo, Veronica Ruffato, Elena Mil e Ado Hasanović.
Il programma è stato presentato oggi dal rettore John Mc Court, dalla direttrice del festival Fabiola Falappa, dalla presidente della casa editrice Eum Simona Antolini e dal direttore dell’Accademia di Belle Arti di Macerata Piergiorgio Capparucci. Per la Bcc di Recanati e Colmurano c’erano il vicepresidente Alfio Verdicchio e il direttore generale Davide Celani. “Queste sono iniziative di asosluta qualità, che coinvolgono e hanno l’obiettivo di far crescere il territorio, che è anche un obiettivo della Banca di credito cooperativo. Rimanendo al tema, ben venga il dialogo non solo tra istituzioni, ma finalizzato anche a coinvolgere il territorio”, ha ribadito il primo. Massimiliano Frapiccini, direttore della filiale di Macerata di Bper Banca, ha portato anche il saluto dell’Area Manager Domenico Luciani: “Per noi questo è il secondo anno al fianco del Festival: un amore a prima vista che quest’anno prosegue con ancora più forza. Bper Banca è sempre attenta a queste iniziative sia locali che nazionali e questo è un importantissimo evento che ci vede protagonisti nella città di Macerata”.
L’ingresso a tutte le iniziative è libero fino a esaurimento posti. Per lo spettacolo di Iannacone al Teatro Lauro Rossi, i biglietti saranno disponibili gratuitamente alla biglietteria dei teatri dal giorno prima. Il programma completo con tutte le informazioni per la partecipazione è disponibile online sul sito www.unimc.it/mhf.
I pre-eventi: arte e teatro aprono il dialogo
Il primo assaggio del Festival arriva venerdì 10 ottobre, con l’inaugurazione della mostra “Il soldatino pensò che era la pace” di Veronica Ruffato, tratta dal libro di Cristina Bellemo, a Palazzo Lazzarini (ex Banca d’Italia) a cura dell’Accademia di Belle Arti e di Ars in Fabula Scuola di Illustrazione. La sera, alle 21.15 al Teatro Lauro Rossi, il sipario si apre con Stefano Fresi in “Dioggene”: uno spettacolo che attraversa epoche e linguaggi, dal Medioevo all’attualità, esplorando con ironia e profondità l’animo umano di ieri e di oggi, offerto in collaborazione con l’Accademia. Lunedì 13 ottobre, al Teatro della Filarmonica, sarà la volta di Roberta Biagiarelli con “Figlie dell’epoca. Donne di pace in tempo di guerra”, dedicato al primo congresso internazionale femminile del 1915, simbolo di dialogo tra popoli e culture in conflitto. Un’iniziativa che chiude il laboratorio balcanico della Scuola di Studi superiori Giacomo Leopardi e delle altre scuole della rete Assi.
Dialoghi tra idee, saperi e generazioni
Dal 14 al 17 ottobre, Macerata diventerà un grande spazio di confronto e partecipazione. Università, scuole, associazioni, istituzioni culturali e cittadini saranno coinvolti in incontri e laboratori dedicati al lavoro che cambia, alla giustizia, alla sostenibilità, al ruolo del dialogo nelle scienze e nelle arti. Tra gli ospiti: Catherine Dunne, una delle scrittrici irlandesi più tradotte e premiate; Barbara Poggio, prorettrice dell’Università di Trento, impegnata sui temi dell’uguaglianza di genere; Gino Cecchettin, divenuto simbolo di una nuova consapevolezza collettiva nella lotta contro la violenza di genere; Ado Hasanović e Azra Nuhefendić, con la loro testimonianza artistica e civile sul dialogo tra le memorie dei Balcani. Non mancheranno i momenti dedicati ai giovani autori con il Concorso Letterario Humanities, e le mostre che raccontano il dialogo tra culture attraverso l’immagine e la parola.
L’apertura ufficiale: il dialogo prende forma
Martedì 14 ottobre si aprirà con il workshop alla Lube Academy, dedicato al “Dialogo intergenerazionale e cultura del lavoro”, per riflettere sulle nuove forme di collaborazione tra generazioni in azienda. Nel pomeriggio alle 18, all’Orto dei Pensatori, l’inaugurazione ufficiale darà il via al Festival.
Eventi artistici, mostre e expo libri
Tra i percorsi espositivi e culturali che accompagnano il Festival, oltre alla prosecuzione della mostra di Academia e Ars in Fabula all’ex Banca d’Italia, che propone a grandi e piccoli spettatori un percorso che invita a “superare una porta” spalancando il cuore, particolare rilievo assumono le mostre e gli appuntamenti dedicati al dialogo tra le arti e i saperi. “Meru Tales. Immagini dai racconti tradizionali di una tribù del Kenya”, mostra dell’artista Anne Mwiti, apre uno sguardo sull’Africa contemporanea intrecciando pittura e narrazione orale. A sottolineare la dimensione interculturale del linguaggio scritto, il Centro di Ateneo per i Servizi Bibliotecari propone “Scrittori in dialogo”, una mostra che esplora la traduzione come pratica viva di mediazione e incontro tra mondi linguistici.
Spazio infine anche all’editoria con Expo Libri – BooksUp, la fiera delle University Press italiane che riunisce case editrici accademiche e autori per una riflessione comune sul futuro del libro universitario. Nel corso dell’iniziativa sarà elaborato un manifesto sull’evoluzione dell’editoria universitaria e sulla scienza aperta, sottoscritto da rettori e prorettori di numerosi atenei.
Gli appuntamenti serali: tra palco e pensiero
Ogni sera, il Festival inviterà il pubblico nei teatri cittadini per vivere il dialogo come esperienza artistica e collettiva. Oltre al “Dioggene” di Stefano Fresi (10 ottobre) e a “Figlie dell’epoca” di Roberta Biagiarelli (13 ottobre) ecco gli eventi in programma. Martedì 14 ottobre alla Filarmonica da non perdere il concerto “Dialogo con la comunità” del Toudion Ensemble, coro femminile con arpa e due corni, con musiche di Brahms e Britten. Mercoledì 15 ottobre alle 18 al Teatro della Filarmonica, “Critone” della compagnia Raccontar con arte, una riscrittura scenica del dialogo platonico sul senso della giustizia e della parola condivisa. Sempre mercoledì alle 21:15 seguirà l’incontro “Trasformare il dolore per rinnovare la vita comune” con il rettore John Mc Court, Gino Cecchettin e Barbara Poggio e intermezzi musicali Elena Mil, vincitrice di Musicultura 2025. Giovedì 16 ottobre, la premiazione del concorso letterario Humanities sarà anche un momento di arte e poesia dedicato allo studente e poeta prematuramente scomparso Pietro Polverini, con riflessioni di Catherine Dunne, letture di Andrea Pierdicca e musiche di Lorenzo Sbarbati. Venerdì 17 ottobre al Teatro Lauro Rossi, gran finale con Domenico Iannacone, che porterà sul palco la sua riflessione civile sulla forza della parola e dell’incontro come strumenti di verità, “Che ci faccio qui in scena”.
Le tavole originali esposte in mostra fanno parte dell’albo illustrato “Il soldatino” scritto da Cristina Bellemo, illustrato da Veronica Ruffato, edito da ZOOlibri.
Il testo non è nato come una storia che parla della guerra ma come una storia che racconta di battaglie, conflitti interiori e dialogo. Tali contenuti sono in relazione con il tema del Macerata Humanities Festival 2025: “La forza del dialogo. Saperi e pratiche per la vita comune”.
Accademia di Belle Arti di Macerata, Università di Macerata, Ars in Fabula Scuola di Illustrazione propongono a grandi e piccoli spettatori un percorso che invita a “superare una porta” e questa volta il bussare è la nascita di un dialogo. “Toc-toc” diventano le parole iniziali di una conversazione, di un’amicizia che spalanca il cuore e il calore del quotidiano diventa una promessa di pace.
Prima di addormentarsi un pensiero piccolo come quella casa piccola gli venne nella testa. E per la prima volta non era la guerra. E siccome non era la guerra, il soldatino pensò che era la pace.
Cristina Bellemo “Il soldatino”, illustrazioni di Veronica Ruffato, ZOOlibri
Veronica Ruffato inizia la sua formazione presso il Liceo Artistico A. Modigliani di Padova, si iscrive poi all'Accademia di Belle Arti di Venezia, dove consegue la laurea in pittura. Nel 2016 viene selezionata alla Mostra Illustratori di Bologna Children's Book Fair e vince l’Ars in Fabula Grant Award. Frequenta quindi, sotto l'egida dell'illustratore Mauro Evangelista, il Master Ars in Fabula di Macerata dove l’editore Corrado Rabitti (ZOOlibri) le assegna il progetto-libro “Il brutto anatroccolo” di H.C. Andersen, pubblicato nel 2018. Con tale libro di esordio Veronica Ruffato viene selezionata alla China Shanghai International Children’s Book Fair nel 2019. Seguono altri libri illustrati di successo: “Un po’ più in là” scritto da Pina Irace (ZOOlibri), "A Christmas Carol" di Charles Dickens (Eli Publishing), "Il soldatino" di Cristina Bellemo (ZOOlibri), “L’uomo eterno” di Ascanio Celestini (ZOOlibri), “L’ospedale dei giocattoli” di Laura Imai Messina (Salani).