MANZI (PD): “Lotta alla povertà educativa non può aspettare servono misure strutturali

MANZI (PD): “Lotta alla povertà educativa non può aspettare servono misure strutturali

A cura di Redazione Redazione
16 luglio 2025 01:51
MANZI (PD): “Lotta alla povertà educativa non può aspettare servono misure strutturali -
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“I dati diffusi da Istat raccontano con chiarezza una realtà preoccupante: nel nostro Paese cresce la povertà educativa e si allarga il divario tra chi può accedere a opportunità formative, culturali e sociali e chi ne resta escluso. È un segnale d’allarme che non possiamo permetterci di ignorare.” Lo dichiara Irene Manzi, responsabile nazionale scuola del Pd, commentando il recente rapporto ISTAT, secondo cui in Italia il 27% dei minori è a rischio povertà.“Di fronte a questi numeri serve una risposta politica forte e coerente. Contrastare la povertà educativa non significa solo intervenire sulle fragilità economiche delle famiglie, ma costruire le condizioni affinché ogni bambina e ogni bambino, indipendentemente dal contesto in cui nasce, possa sviluppare pienamente le proprie potenzialità. È una questione di giustizia sociale, ma anche di crescita collettiva del Paese. Per il Partito Democratico, ribadisce Manzi, la strada è chiara: costruire un vero welfare studentesco, che accompagni i più giovani lungo tutto il percorso educativo. Dobbiamo garantire la progressiva gratuità dell’accesso ai nidi e alla mensa scolastica, sostenere le famiglie nell’acquisto dei libri e nei costi del trasporto pubblico. E soprattutto rafforzare le reti territoriali, quelle comunità educanti fatte di scuole, associazioni, enti locali, educatori e psicologi che ogni giorno lavorano per offrire alle ragazze e ai ragazzi spazi di ascolto, cultura e cittadinanza.”“Ma è urgente -aggiunge- anche intervenire per l’estensione del tempo pieno, per rendere la mensa un servizio universale e per l’introduzione strutturale di figure di supporto psicologico nelle scuole. Nella Legge di Bilancio come Pd abbiamo previsto risorse dedicate a mense e supporto psicologico, ma serve un impegno più deciso e continuativo. Non bastano misure spot o interventi una tantum: serve una strategia di lungo periodo, fondata su investimenti stabili. La scuola non può essere lasciata sola. Solo se la consideriamo il cuore di una vera comunità educante possiamo restituire dignità, futuro e opportunità ai giovani. È una sfida che il nostro Paese non può più rimandare.” Così conclude la dem.

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