Nasce l'Intergruppo Parlamentare per la Difesa della Scrittura a Mano e della Lettura su Carta: per proteggere il pensiero logico nell'era digitale
La crescente digitalizzazione delle nostre vite sta trasformando radicalmente le abitudini quotidiane, specialmente per quanto riguarda la scrittura e la lettura. In risposta a questi cambiamenti, è s...

La crescente digitalizzazione delle nostre vite sta trasformando radicalmente le abitudini quotidiane, specialmente per quanto riguarda la scrittura e la lettura. In risposta a questi cambiamenti, è stato presentato oggi, 15 ottobre 2024, l’intergruppo parlamentare “Scrivere a Mano e Leggere su Carta nell’Era Digitale”, un’iniziativa promossa dall’Osservatorio Carta, Penna & Digitale della Fondazione Luigi Einaudi, con l’obiettivo di tutelare e promuovere l’importanza della scrittura a mano in corsivo e della lettura su carta, soprattutto nel contesto educativo.
Durante la presentazione dell’intergruppo, il segretario generale della Fondazione Luigi Einaudi, Andrea Cangini, ha sottolineato quanto sia fondamentale preservare queste pratiche tradizionali. “Scrivere a mano e leggere su carta non sono solo abitudini, ma strumenti essenziali per stimolare e sviluppare l’emisfero sinistro del cervello, responsabile del pensiero logico-lineare. Abbandonare queste abitudini significa compromettere le capacità mentali delle nuove generazioni”, ha dichiarato Cangini. Il digitale, pur essendo un’innovazione straordinaria, deve essere gestito con equilibrio, evitando un abuso nel sistema scolastico.
Un Appello a Tutelare la Scrittura Manuale e la Lettura Tradizionale
L’intergruppo parlamentare, promosso dalla senatrice Lavinia Mennuni, si pone come baluardo in difesa di queste buone pratiche, sia nel contesto scolastico sia nella vita quotidiana. L’iniziativa ha trovato un ampio consenso tra i partecipanti alla presentazione, svoltasi nella Sala Nassiriya del Senato, e ha visto la partecipazione di esperti come il neuroscienziato Antonio Suppa, la grafologa Valeria Angelini, il linguista e presidente dell’Accademia della Crusca Paolo D’Achille, e la giornalista Annalisa Terranova.
La senatrice Mennuni ha espresso la sua soddisfazione per i progressi del disegno di legge bipartisan sulla tutela dei minori nella dimensione digitale, evidenziando come la costituzione dell’intergruppo in collaborazione con la Fondazione Luigi Einaudi sia una naturale prosecuzione del suo impegno per promuovere pratiche formative più sane. Tra i principali sostenitori dell’iniziativa sono presenti esponenti del mondo accademico e industriale, come Moleskine, Fieg, Aie, Comieco, e la Federazione Carta e Grafica.
Il Supporto Scientifico alla Scrittura a Mano
Il professor Antonio Suppa ha chiarito gli effetti della scrittura a mano sul cervello, spiegando che essa attiva un network neurale ampio e complesso, coinvolgendo aree corticali e sottocorticali, che non vengono stimolate allo stesso modo durante la digitazione su dispositivi elettronici. Suppa ha aggiunto: “Sebbene la digitazione su tastiera sia più rapida, la scrittura manuale offre vantaggi in termini di sviluppo cerebrale, apprendimento e creatività”.
Anche il linguista Paolo D’Achille ha ribadito l’importanza di mantenere queste pratiche: “L’Accademia della Crusca sostiene da tempo che l’apprendimento della scrittura a mano in corsivo sia un passaggio fondamentale per i giovani, e le evidenze mostrano che anche nelle realtà più avanzate della Silicon Valley, l’uso del cellulare è vietato ai ragazzi fino agli 11-12 anni”.
Un Parere Grafologico: La Scrittura Riflette l’Identità
Dal punto di vista grafologico, Valeria Angelini ha sottolineato come la scrittura manuale rifletta l’unicità di ciascuna persona. “Ogni tratto di penna racconta qualcosa della persona: dalla pressione della mano alla fluidità e al ritmo della scrittura”, ha spiegato. La grafologia considera la scrittura come un’impronta unica dell’identità di un individuo, che evolve nel tempo e con l’esperienza personale.
Un Insieme Trasversale di Sostenitori
L’intergruppo ha già raccolto l’adesione di numerosi parlamentari di diverse appartenenze politiche, tra cui Enzo Amich, Simona Malpezzi, Stefano Candiani, Anna Maria Madia, e Alberto Bagnai, dimostrando come la difesa della scrittura a mano e della lettura su carta sia una questione che travalica le divisioni partitiche.
Questa iniziativa rappresenta una risposta concreta all’eccessiva dipendenza dal digitale, promuovendo un utilizzo equilibrato della tecnologia, e allo stesso tempo difendendo le pratiche tradizionali che, secondo gli esperti, rimangono insostituibili per il corretto sviluppo cognitivo dei giovani.