Oggi presso l’Istituto di Istruzione Superiore Statale “Vignarelli” di Sanluri – nella sede associata I.P.S.A.R. “G. B. Tuveri” di Villamar – si è svolto il primo incontro propedeutico con l’Associazione “Legalità Sardegna”

Per l’associazione hanno preso parte all’incontro la presidente Dott.ssa Eva Simola, accompagnata da Mauro Fagiolo e Pino Aquila, entrambi sottufficiali in congedo dell’Arma dei Carabinieri, figure con una lunga esperienza operativa e formativa nell’ambit

A cura di Redazione Redazione
22 novembre 2025 13:14
Oggi presso l’Istituto di Istruzione Superiore Statale “Vignarelli” di Sanluri – nella sede associata I.P.S.A.R. “G. B. Tuveri” di Villamar – si è svolto il primo incontro propedeutico con l’Associazione “Legalità Sardegna” -
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L’iniziativa si inserisce nel più ampio progetto di educazione alla cittadinanza attiva e consapevole, tema che l’Istituto porta avanti da tempo con particolare attenzione ai valori di responsabilità, partecipazione, rispetto delle regole e consapevolezza dei diritti. L’adesione ai percorsi formativi dell’Associazione “Legalità Sardegna” – attiva dal 2017 nella diffusione dei principi di giustizia, sicurezza, convivenza civile e tutela dei diritti umani – rappresenta un ulteriore passo nella direzione di un’educazione integrale della/o studente/ssa.

Per l’associazione hanno preso parte all’incontro la presidente Dott.ssa Eva Simola, accompagnata da Mauro Fagiolo e Pino Aquila, entrambi sottufficiali in congedo dell’Arma dei Carabinieri, figure con una lunga esperienza operativa e formativa nell’ambito della prevenzione, della sicurezza e della cultura della legalità.

Il percorso è iniziato oggi con una prima sessione introduttiva nella sede di Villamar. Gli studenti e le studentesse sono state/i suddivisi in gruppi-classe ai quali sono stati proposti argomenti differenti, così da coinvolgere progressivamente tutte le sezioni e allo stesso tempo permettere ai docenti di osservare da vicino la metodologia educativa dell’Associazione. L’approccio, fondato sull’interazione, sulla narrazione di esperienze reali e sulla riflessione critica, ha favorito un clima dialogico che ha permesso a molti giovani di porre domande e confrontarsi apertamente su temi complessi.

L’incontro si è aperto con la riflessione della Dirigente Scolastica, Prof.ssa Romina Di Nardi, che ha sottolineato come «la scuola debba essere non solo un luogo di istruzione, ma un contesto educativo capace di accompagnare i giovani nella costruzione di un pensiero libero, critico e responsabile. Iniziative come questa rappresentano un investimento sulla loro crescita personale e civile».

A seguire ha preso la parola il prof. Diego Palma, docente di enogastronomia dell’Istituto, giornalista e direttore del quotidiano “La Voce della Scuola”. Nel suo intervento ha evidenziato l’importanza di conoscere le leggi e il loro significato nella vita quotidiana, ricordando come «educare alla legalità significhi dotare gli studenti degli strumenti necessari per difendersi, comprendere i propri diritti e riconoscere i rischi legati all’uso di sostanze stupefacenti, alle dipendenze – come alcool e nuove forme di abuso – e ai fenomeni di violenza di genere». Una riflessione concreta, accompagnata da esempi e riferimenti alla realtà attuale, che ha captato l’attenzione dei ragazzi.

È poi intervenuto il prof. Mattia Mele, referente di plesso, che ha proposto una lettura pedagogica dell’iniziativa, sottolineando come i percorsi educativi basati sulla testimonianza, sul dialogo e sull’ascolto attivo rappresentino oggi un elemento essenziale per sostenere i giovani nella comprensione del proprio ruolo all’interno della comunità scolastica e sociale. Il docente ha ricordato che «la legalità non è un concetto astratto, ma una pratica quotidiana che si costruisce attraverso gesti, scelte e relazioni, laddove gli studenti e le studentesse devono essere protagonisti attivi nei processi di comprensione del senso e del significato delle regole scolastiche e sociali. Il cittadino attivo è colei/lui che non si sofferma al mero rispetto della regola, ma assume uno spirito di iniziativa nell'esercizio dell'empatia, utile a favorire processi di rispetto e condivisione collettiva». Conclude ponendo l’accento sulla corresponsabilità educativa tra scuola, famiglie, istituzioni e realtà territoriali.

 
A coordinare l’organizzazione delle attività nelle due sedi sono stati inoltre i professori Valentina Melis e Stefano Porcu, referenti rispettivamente per il plesso di Villamar e per quello di Sanluri nell’ambito del Bullismo e Cyberbullismo. Il loro contributo è stato determinante per integrare i temi della legalità con quelli della prevenzione dei comportamenti a rischio, creando un percorso coerente e unitario per l’intera comunità scolastica. La loro presenza ha assicurato che l’iniziativa si inserisce in una cornice già strutturata di attenzione al benessere degli studenti e delle studentesse, alla sicurezza digitale e alla promozione di relazioni positive.

Il prossimo appuntamento è già fissato per sabato 29 novembre 2025, questa volta nella sede centrale di Sanluri, dove proseguirà il percorso formativo con ulteriori approfondimenti e nuove attività rivolte a tutte le classi.

La giornata odierna ha rappresentato un momento significativo per l’intera comunità scolastica. Le attività propedeutiche avviate, infatti, non mirano solo a informare, ma soprattutto a formare: a far comprendere alle studentesse e agli studenti che la legalità non è un obbligo esterno, ma un valore che si costruisce attraverso la conoscenza, la consapevolezza e il rispetto reciproco.

In un momento storico in cui i giovani sono spesso esposti a rischi, pressioni sociali e modelli distorti, iniziative come questa assumono un ruolo fondamentale: offrono strumenti, stimolano il pensiero critico, incoraggiano la partecipazione attiva e contribuiscono a costruire quella cultura della legalità che rappresenta il fondamento di ogni comunità democratica.

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