Presentazione progetto AISAC: la Tecnologia al servizio delle imprese cerealicole
Cagliari, 27 novembre 2024 – La tecnologia al servizio delle imprese della filiera cerealicola, dedicata in particolare ai prodotti senza glutine, con un focus sulla tradizione e il valore dei pani sa...

Cagliari, 27 novembre 2024 – La tecnologia al servizio delle imprese della filiera cerealicola, dedicata in particolare ai prodotti senza glutine, con un focus sulla tradizione e il valore dei pani sardi come carasau, spianata e guttiau.
Questo l’obiettivo del progetto AISAC (Analisi e Ingegnerizzazione di Sistemi Alimentari Complessi), promosso dall’Università di Cagliari, che mette a disposizione delle imprese del territorio un team di esperti di machine learning per lo sviluppo di algoritmi avanzati finalizzati al controllo dei parametri produttivi per l’ottimizzazione del processo.
Aziende e centri di ricerca si sono incontrate nell’Aula magna di Ingegneria in via Marengo per parlare degli avanzamenti e degli obiettivi specifici del progetto di ricerca e sviluppo che mira a rivoluzionare la produzione della filiera cerealicola senza glutine attraverso l’applicazione di tecnologie ICT, Industria 4.0 e machine learning, garantendo allo stesso tempo la qualità del prodotto.
Il progetto AISAC nasce dalla collaborazione tra l’Università e un consorzio formato da aziende e centri di ricerca, con competenze specifiche. Tra loro Studio A Srl (Serramanna) specializzata in automazione industriale e progettazione di impianti produttivi avanzati; MFM Srl (Fonni), azienda leader nella produzione artigianale di prodotti senza glutine; Porto Conte Ricerche (Alghero) con un’esperienza consolidata nel trasferimento tecnologico e nell’innovazione alimentare.
L’obiettivo principale è sviluppare un sistema integrato e automatizzato che ottimizzi i parametri produttivi, riduca gli sprechi e innalzi il livello qualitativo dei prodotti finiti, rispondendo alla crescente domanda di prodotti alimentari senza glutine. Il progetto punta inoltre a favorire un modello produttivo più efficiente e sostenibile, migliorando la gestione delle risorse e valorizzando i sottoprodotti della lavorazione.
Come ci spiega Alessandro Fanti, responsabile scientifico del progetto:
“AISAC non si limita a ottimizzare i processi di produzione, ma è progettato per rendere l’intera filiera cerealicola più sostenibile. Oltre alla riduzione dei consumi di risorse e alla gestione intelligente degli scarti di produzione, il progetto prevede la valorizzazione di sottoprodotti, come crusca e germe di grano, che spesso vengono scartati. Questi materiali potranno essere riutilizzati in nuove applicazioni, ad esempio nell’industria nutraceutica o alimentare, creando valore aggiunto e riducendo l’impatto ambientale complessivo della produzione. L’integrazione di tecnologie avanzate di machine learning e Industria 4.0 consentirà il monitoraggio e il controllo in tempo reale di variabili critiche per la produzione, come la consistenza e la qualità dell’impasto, la temperatura e i tempi di cottura. L’obiettivo specifico è la creazione di un sistema di gestione centralizzato, basato su algoritmi di apprendimento automatico, in grado di adattare e ottimizzare continuamente i parametri di produzione per garantire uniformità e qualità del prodotto, riducendo gli errori umani e le perdite di materiali.”
AISAC rappresenta un passo decisivo verso un’industria alimentare 4.0 in grado di garantire prodotti locali di qualità elevata e costante, ottimizzando il processo produttivo e riducendo al contempo l’impatto ambientale. Questa iniziativa potrebbe diventare un modello di riferimento per altre filiere agroalimentari, grazie alla possibilità di replicare l’approccio tecnologico in altri contesti produttivi.