Rinnovo CCNL. Aumento di 300 € in due periodi; oggi vertice Governo-sindacati
L’aggiornamento del contratto del comparto scuola e università promette un aumento di 300 euro, suddivisi in due tranche, come indicato dalla nuova legge di bilancio. Tali fondi derivano da risorse di...

L’aggiornamento del contratto del comparto scuola e università promette un aumento di 300 euro, suddivisi in due tranche, come indicato dalla nuova legge di bilancio. Tali fondi derivano da risorse distribuite su due periodi, 2022-2024 e 2025-2027, ma la direttiva per il rinnovo è attualmente in sospeso al Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef). Questo stallo istituzionale ha generato insoddisfazione, culminata nello sciopero indetto da Unicobas e Cgil, che ha coinciso con il 31 ottobre, anticipando il ponte di Ognissanti. Al vertice di oggi tra la premier Giorgia Meloni e i sindacati si parlerà del rinnovo vontrattuale.
Adesione allo sciopero: una partecipazione limitata
Il ministero dell’istruzione ha reso noto che meno del 6% del personale scolastico ha aderito allo sciopero, un dato inferiore al 7,2% registrato a novembre 2023. Questo calo evidenzia una partecipazione limitata, probabilmente influenzata dalla chiusura delle scuole per il ponte e dalla diffusa percezione che i benefici degli aumenti salariali siano modesti rispetto alle aspettative sindacali.
Intanto l’ ANIEF ha annunciato una nuova giornata di sciopero per il 15 novembre, mentre Cgil e Uil hanno scelto il 29 novembre.
Motivi della protesta: il nodo dei contratti e l’insoddisfazione per i fondi stanziati
Uno dei principali motivi della protesta riguarda il rinnovo dei contratti del pubblico impiego, che, secondo i sindacati, non compenserebbero adeguatamente l’aumento del costo della vita. Le risorse stanziate sembrano insufficienti a coprire le esigenze del personale scolastico, aggravando la percezione di un mancato riconoscimento economico e professionale.
Il ruolo del confronto Meloni-sindacati
Il vertice tra la presidente del Consiglio e i sindacati si colloca in un momento delicato, con la speranza di ottenere chiarimenti e interventi più incisivi per il settore scolastico e universitario. I sindacati intendono portare all’attenzione del governo le loro richieste di risorse aggiuntive per garantire un miglioramento delle condizioni economiche e lavorative del personale scolastico.
L’erogazione di 300 euro in due tranche rappresenta una misura temporanea che difficilmente potrà soddisfare le aspettative degli operatori del settore. Gli sviluppi del dialogo tra governo e sindacati nelle prossime settimane saranno cruciali per comprendere se queste proteste avranno effetti positivi sulla definizione di nuovi accordi e sull’aumento delle risorse disponibili per il comparto istruzione.