Roma, la morte di uno studente fuorisede riapre il tema della tutela dei giovani universitari

Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani esprime il proprio profondo cordoglio per la scomparsa di Lorenzo De Tommaso, studente venticinquenne dell’Università “La Sapienza”

A cura di Redazione Redazione
02 dicembre 2025 10:23
Roma, la morte di uno studente fuorisede riapre il tema della tutela dei giovani universitari -
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Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani esprime il proprio profondo cordoglio per la scomparsa di Lorenzo De Tommaso, studente venticinquenne dell’Università “La Sapienza”, la cui morte improvvisa ha destato sgomento e interrogativi nell’opinione pubblica e nella comunità accademica. In questi giorni di attesa e di cautela, mentre proseguono gli accertamenti necessari a chiarire la dinamica dei fatti, riteniamo doveroso ribadire l’importanza di un approccio rispettoso e rigoroso, capace di preservare la dignità del giovane e il dolore della sua famiglia.

La vicenda di Lorenzo richiama con forza l’attenzione su un aspetto troppo spesso sottovalutato: la condizione degli studenti fuorisede, cittadini temporanei delle nostre città universitarie, portatori di diritti e bisogni che non possono restare ai margini delle politiche educative. La tutela della persona, intesa nella sua dimensione integrale, non può essere disgiunta dagli ambienti in cui vive e studia. Il mondo dell’istruzione superiore, al pari delle istituzioni territoriali, è chiamato a interrogarsi sulla qualità dei sistemi di supporto, sulla capacità di intercettare situazioni di vulnerabilità e sulla necessità di garantire contesti di vita sicuri, inclusivi e monitorati con attenzione.

Pur evitando conclusioni affrettate, questa tragedia mostra quanto sia urgente consolidare un quadro di tutele che affianchi la crescita accademica a un’effettiva protezione del benessere individuale. Le università, le realtà associative e gli organismi pubblici devono collaborare affinché l’esperienza di studio lontano da casa si accompagni a condizioni di vita adeguate, nella consapevolezza che l’investimento formativo non riguarda solo il sapere, ma la costruzione armonica della persona.

La comunità di Pulsano, che in queste ore ha manifestato una compostezza e una solidarietà esemplari, ricorda quanto un territorio possa essere custode del valore dei suoi giovani e interprete del dolore delle loro famiglie. A quella comunità e ai cari di Lorenzo rivolgiamo la nostra più sincera vicinanza.

Il CNDDU auspica che da questo evento, doloroso e complesso, scaturisca un rinnovato impegno istituzionale affinché la tutela degli studenti non rimanga un enunciato, ma divenga una responsabilità strutturata e condivisa. La memoria di Lorenzo impone un passo in avanti nella costruzione di ambienti educativi che sappiano unire eccellenza formativa, responsabilità civile e attenzione reale alle persone.

prof. Romano Pesavento

presidente CNDDU

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