Scuola, concorso pnrr: Gilda degli insegnanti chiede revisione e dialogo con la commissione europea
La Gilda degli Insegnanti esprime la propria contrarietà al nuovo concorso previsto dal PNRR e sollecita un confronto con la Commissione Europea per proporre un'alternativa

La Gilda degli Insegnanti esprime la propria contrarietà al nuovo concorso previsto dal PNRR e sollecita un confronto con la Commissione Europea per proporre un’alternativa: un sistema di assunzione a doppio canale, che dia priorità agli idonei dei precedenti concorsi.
Tra le principali critiche del nuovo concorso nazionale si evidenzia la questione del precariato, che rischia di peggiorare a causa delle tempistiche prolungate del concorso PNRR.
Inoltre, con le attuali incertezze burocratiche, diventa impraticabile raggiungere l’obiettivo della stabilizzazione di 70mila docenti entro il 2024.
Indire un nuovo concorso significherebbe, inoltre, un significativo impiego di risorse economiche e amministrative, che potrebbero essere invece destinate al miglioramento delle infrastrutture scolastiche e ai bisogni degli studenti.
Per queste ragioni, la Gilda degli Insegnanti chiede di rivedere il piano di concorsi in accordo con la Commissione Europea, introducendo l’assunzione a doppio canale come misura straordinaria per fronteggiare l’emergenza.
Così si legge in una nota della Gilda degli Insegnanti.