Scuola, docenti sotto tiro: chi fa doposcuola o attività extra rischia sanzioni della Corte dei Conti
L’obbligo di esclusività nel pubblico impiego


Sentenze / pronunce significative
Docente imprenditore: sospensione e responsabilità erariale
Un docente che era amministratore di società private, svolgendo attività imprenditoriale senza autorizzazione, è stato sospeso dal servizio per un mese. La Corte dei Conti ha evidenziato che tale attività è incompatibile, ai sensi dell’art. 508, comma 10, D.lgs. 297/1994 e dell’art. 53, comma 7, D.lgs. 165/2001, e costituisce anche responsabilità erariale per mancato riversamento dei compensi percepiti indebitamente.Sentenza delle Sezioni Riunite della Corte dei Conti – “Sent. n. 108/2022”
In questa sentenza, le Sezioni Riunite hanno ribadito che, quando manca il riversamento dei compensi relativi a prestazioni non autorizzate (ex art. 53, comma 7 del D.lgs. 165/2001), il danno erariale va quantificato al lordo delle ritenute fiscali operate a titolo d’acconto.
È un caso utile per mostrare come il principio non sia solo teorico: la Corte ha accertato somme molto consistenti, anche in relazione al momento in cui erano in corso incarichi incompatibili, ed ha stabilito che la quantificazione del danno includa tutti gli emolumenti (lordi) legati all’attività non autorizzata.“Le attività extraistituzionali ‘non autorizzabili’ del docente scolastico” (Corte dei Conti, documento sentenza)
In questa pronuncia, la Corte dei Conti ha stabilito che l’attività extraistituzionale non autorizzata del docente configura un’ipotesi di “respon[sabilità] erariale”, cioè può esserci danno per la pubblica amministrazione. Si tratta di attività che sono del tutto vietate, o che non possono essere permesse tramite autorizzazione.
Norme richiamate e riferimenti
Art. 508, Decreto Legislativo 16 aprile 1994, n. 297 (“Testo Unico Istruzione”)
• comma 10: vieta al personale docente l’esercizio di attività commerciale, industriale o professionale, l’assunzione di impieghi alle dipendenze di privati, o incarichi in società a fine di lucro, salvo casi particolari con autorizzazione.
• comma 15: consente, previa autorizzazione del dirigente scolastico, lo svolgimento di “libere professioni” purché compatibili con l’orario di servizio e non pregiudizievoli alle funzioni di insegnamento.Art. 53, Decreto Legislativo 30 marzo 2001, n. 165 (“Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche”)
• comma 7: prevede che, in caso di inosservanza del divieto (cioè attività retribuite non autorizzate), il compenso percepito debba essere versato nel bilancio dell’amministrazione, come entrata, a incremento del fondo di produttività o fondi equivalenti.
• comma 7-bis: aggiunge che il mancato versamento del compenso percepito indebitamente può configurare responsabilità erariale, soggetta alla giurisdizione della Corte dei Conti.