Scuola, FLC CGIL: con Indicazioni Nazionali Valditara ritorno al passato

Considerazioni che confermano dunque l'impianto prescrittivo, ideologico e autoritario che, sin dall'inizio, abbiamo denunciato

A cura di Redazione Redazione
09 dicembre 2025 21:54
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"Dal comunicato diramato dal ministro dell’Istruzione apprendiamo che sono state firmate le Indicazioni Nazionali per la scuola dell’infanzia e del I ciclo.  A detta di Valditara, si tratta di 'programmi fortemente innovativi' che rimettono al centro la storia occidentale, la valorizzazione della nostra identità, la riscoperta dei classici, il valore della regola, a partire da quella grammaticale, e del latino. Considerazioni che confermano dunque l'impianto prescrittivo, ideologico e autoritario che, sin dall'inizio, abbiamo denunciato". È quanto si legge in una nota della Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL.

“Il testo definitivo non è ancora disponibile, ma le parole del ministro confermano tutte le criticità già segnalate dalla nostra organizzazione - continua la nota-, dalla logica del programma, con le sue implicazioni prescrittive, stridenti rispetto al quadro dell’autonomia scolastica e al principio costituzionalmente sancito della libertà di insegnamento, identitaria, nazionalistica, occidentocentrica, fino a un’idea di istruzione intesa come acquisizione di nozioni e regole anziché come strumento di emancipazione per l’esercizio di una cittadinanza attiva e planetaria".

Per la FLC CGIL: "Malgrado per Valditara questo non costituisca un ritorno a un passato superato, possiamo affermare con certezza che le Indicazioni Nazionali 2025 seppelliscono la cultura pedagogica democratica che ha caratterizzato gli orientamenti della scuola italiana dal secondo dopoguerra e la riportano a una visione di stampo ottocentesco".

"La narrazione con cui si cerca di suggestionare l’opinione pubblica è quella di 'Un lavoro fatto di ascolto e confronto con la comunità scolastica e scientifica e di interlocuzione con le diverse istituzioni deputate ad esprimersi', parole che non convincono chi sa bene che consultazioni e audizioni sono state una vera e propria farsa su un documento che non è mai cambiato nel suo impianto originario di proclama ideologico volto a ridisegnare la missione della scuola pubblica e la figura del docente secondo il modello socio-politico-culturale che appartiene al governo in carica" sottolinea la FLC CGIL.

"Siamo certi che la scuola reale e resistente, facendo leva sulla sua autonomia e sulla libertà di insegnamento, sancite dalla Costituzione, riuscirà a respingere le nuove Indicazioni con la loro portata regressiva e anacronistica" conclude la nota.


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