Scuola. Manzi, governo vuole tagliare carta docente?
Alla fine del mese scorso avevamo denunciato la gravità dei disservizi della piattaforma della Carta del docente, rimasta inattiva a oltre un mese e mezzo dall’inizio dell’anno scolastico 2025/26
"Alla fine del mese scorso avevamo denunciato la gravità dei disservizi della piattaforma della Carta del docente, rimasta inattiva a oltre un mese e mezzo dall’inizio dell’anno scolastico 2025/26, impedendo a migliaia di insegnanti di accedere ai fondi per formazione e materiali didattici.
Abbiamo depositato un'interrogazione criticando l’assenza di comunicazioni ufficiali dal Ministero dell’Istruzione e del Merito sui tempi di riattivazione ed erogazione dei fondi. A differenza degli anni precedenti, quando l’importo era fisso a 500 euro, la nuova normativa- adottata a seguito dell’ampliamento della categoria dei possibili beneficiari - stabilisce che la cifra debba essere determinata annualmente tramite decreto interministeriale da emanare entro il 30 gennaio, sulla base del numero dei docenti aventi diritto e delle disponibilità finanziarie. La formazione dei docenti non può essere trattata con tanta superficialità. C'è il rischio che i docenti vedano ridotto l'importo del beneficio economico accordatogli.
Chiediamo al governo di fornire garanzie in merito al mantenimento della misura nella sua forma ed entità attuale. Se accadesse il contrario sarebbe l'ennesima conferma del completo disinteresse dell'esecutivo per la scuola e gli insegnanti. Dicano chiaramente cosa intendono fare della Carta Docente?" Così Irene Manzi, responsabile nazionale scuola del Pd