Scuola, reclutamento: chiediamo al parlamento riforma chiara per procedure trasparenti
La Federazione Gilda-Unams ha preso parte all'audizione presso la VII Commissione del Senato sul Disegno di Legge AS. 545


Questa mattina la Federazione Gilda-Unams ha preso parte all'audizione presso la VII Commissione del Senato sul Disegno di Legge AS. 545, dedicato alla formazione e al reclutamento degli insegnanti.
La delegazione della Gilda presente ha sottolineato come il testo in discussione rischia di sovrapporsi a normative già introdotte negli ultimi anni, generando ulteriori incertezze.
“Abbiamo – afferma il coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti Vito Carlo Castellana – un urgente bisogno di restituire dignità e stabilità al lavoro dei docenti, anche attraverso percorsi formativi di qualità”.
E’ necessario che il reclutamento degli insegnanti sia affrontato in modo coerente, con l’obiettivo di ridurre il precariato, tra le richieste, ad esempio quella di rivedere le disposizioni in materia di assunzioni da GPS; di riportare la formazione iniziale sotto la responsabilità diretta del Ministero dell’Istruzione, così da assicurare standard elevati e sottrarla a logiche meramente speculative; di aggiornare il DDL alle riforme già intervenute in materia di TFA e corsi abilitanti, tenendo conto delle reali esigenze territoriali e dei fabbisogni di personale.
“Quello che chiediamo da sempre – continua Castellana – è l’istituzione di un doppio canale di reclutamento, da un lato i concorsi ordinari aperti a tutti, dall’altro una graduatoria nazionale di docenti abilitati, frutto di precedenti concorsi o percorsi di abilitazione. Solo così - chiosa – potremmo garantire uniformità e porre fine alla confusione generata dalle numerose procedure di reclutamento che si sono succedute dal 2016”.
Così in una nota la Gilda degli Insegnanti