Se 40 batte 95: la maieutica dell' ingiustizia nella "fase zero"
Un dialogo (quasi) socratico sui paradossi che trasformano il merito in mancanza e la casualità in diritto

Ma c'è di più. Se la Signora Quaranta ha ottenuto il posto con soli 40 punti, significa che l'anno scorso non c'erano docenti più meritevoli disponibili? E se c'erano perché non sono stati scelti allora? Non stiamo forse assistendo a un meccanismo che cristallizza, con le novità introdotte, gli errori del passato trasformandoli in diritti acquisiti?
La Dottoressa Novantacinque, leggendo queste righe, potrebbe chiedersi con legittima amarezza: "Ma io, concretamente, cosa posso fare?" La risposta risiede nella conoscenza dei propri diritti e degli strumenti che l'ordinamento mette a disposizione. Quando un diritto costituzionale viene violato - e il diritto al lavoro basato sul merito è certamente tale - esistono rimedi giuridici specifici, previsti dalla legge e consolidati dalla giurisprudenza.