Tassella (SBC): senza CGIL, UIL e Gilda nessun rinnovo del contratto

Senza un accordo il CCNL precedente resterebbe in vigore e i lavoratori non vedrebbero in busta paga alcun miglioramento. Sul piano politico, il Governo dovrebbe affrontare il malcontento di una categoria già provata dall’inflazione e dai tagli di organico, e che rischia di trovarsi senza un contratto rinnovato fino al 2026, quando la prossima legge di bilancio potrà eventualmente stanziare nuove risorse. Intanto, il malumore potrebbe crescere, soprattutto se le basse percentuali di partecipazione agli scioperi degli ultimi anni dovessero lasciare spazio a una mobilitazione più ampia e coesa.

Il messaggio di Tassella è chiaro: senza soldi veri il contratto non si chiude. E questa volta la posizione dei sindacati maggioritari non lascia spazio a compromessi. La scuola potrebbe quindi diventare il nuovo terreno di scontro tra Governo e organizzazioni sindacali, con una vertenza che rischia di allungarsi e di aprire scenari simili a quelli già vissuti in altri comparti della Pubblica Amministrazione.