"Valorizzare l'Insegnamento: riconoscere le competenze dei Docenti formati in Italia ed anche in Europa"
Valorizzare l'Insegnamento: riconoscere le competenze dei Docenti formati in Italia ed anche in Europa
A cura di Redazione
20 febbraio 2025 18:42

Riceviamo e pubblichiamo
Gentilissimi, siamo un Gruppo che unisce Docenti con TFA conseguito in Europa e Docenti non specializzati ma con esperienza pluriennale sul campo e desideriamo condividere alcune riflessioni su un tema che sta accendendo il dibattito nel panorama dell’istruzione in Italia.
Siamo fermamente convinti che il TFA conseguito all’estero, sebbene susciti interrogativi, meriti di essere considerato valido e valorizzato, piuttosto che demonizzato.È fondamentale riconoscere che coloro che hanno conseguito un titolo di specializzazione all’estero hanno investito tempo e risorse significative nel loro percorso formativo, portando spesso con sé anche un’esperienza pluriennale sul campo con competenze, maturate anche attraverso l’insegnamento e l’interazione con gli studenti. Elementi che rappresentano un valore aggiunto per il nostro sistema scolastico.Non possiamo certamente permetterci di fare considerazioni generiche sui titoli ottenuti all’estero. Ogni percorso formativo ha le sue specificità e non è giusto attribuire responsabilità ai docenti per eventuali pratiche poco serie delle agenzie formative.Concordiamo sull’importanza di garantire la credibilità dei percorsi formativi, ma è opportuno ricordare che tale principio si deve altresì applicare anche a tutti i percorsi di formazione e specializzazione italiani, che permettono di acquisire titoli che conferiscono vantaggi nelle graduatorie o nei concorsi. Non dimentichiamo lo scandalo della Luna Viola e i fatti accaduti all’Università di Cassino! Inoltre pare che ci sia una “talpa” che per agevolare qualcuno (o più di uno) a superare brillantemente gli esami all’ Università di Catanzaro, abbia passato le risposte di un esame e che quindi abbia messo in difficoltà tutti gli altri partecipanti del relativo Tfa sostegno. Notizia che se fosse vera (ci auguriamo di no) sarebbe a dir poco allarmante.Fructus honestatis et improbitatis factis magis quam verbis ostenduntur.Non intendiamo attaccare nessuno, ma invitare ad una riflessione serena e basata sui fatti. È cruciale adottare un approccio equilibrato, che consideri le competenze e l’esperienza degli insegnanti, riconoscendo che anche la formazione all’estero in università riconosciute può avvenire in modo corretto, senza falsificazioni o inganni.
Invece di creare una frattura tra i docenti formati in Italia e quelli con esperienze all’estero, dovremmo lavorare per integrare e valorizzare le diverse esperienze professionali.La qualità dell’insegnamento e il diritto a un’istruzione inclusiva non devono essere compromessi da rigidità e pregiudizi.È essenziale promuovere un dialogo costruttivo, che tenga conto delle reali competenze dei docenti, della validità dei percorsi che devono essere analiticamente vagliati in factis et documentis dagli organismi competenti, evitando facili opinioni unilaterali.Pertanto, è opportuno adottare un sistema di verifica rigoroso, tempestivo, trasparente e non onerosamente a carico dei docenti, che garantisca il riconoscimento effettivo dei titoli esteri, senza esecrare coloro che hanno scelto di formarsi all’estero.
Cordialmente,Daniela NicolòGruppo docenti Uniti per INDIRE