Vittoria storica della federazione Uil Scuola di Como: La Dirigente scolastica CPIA DI COMO condannata per comportamento antisindacale
Vittoria storica della federazione Uil Scuola di Como: La Dirigente scolastica CPIA DI COMO condannata per comportamento antisindacale
La Dirigente scolastica CPIA DI COMO condannata per comportamento antisindacale.
La Dirigente scolastica CPIA DI COMO Valeria Peragine è stata condannata per comportamento antisindacale.
L’11 luglio 2025 il giudice del lavoro di Como, Dott.ssa Giulia Rachele Bignami, ha condannato la Dirigente scolastica del CPIA di Como per violazione dell’articolo 28 della legge 300/70.
Il giudice ha dichiarato l’antisindacalità della condotta della Dirigente scolastica, ordinando la
cessazione di tale condotta e la rimozione degli effetti pregiudizievoli e accogliendo in pieno la
richiesta della Federazione Uil Scuola Rua di Como.
La 𝐅𝐄𝐃𝐄𝐑𝐀𝐙𝐈𝐎𝐍𝐄 𝐔𝐈𝐋 𝐒𝐂𝐔𝐎𝐋𝐀 𝐑𝐔𝐀 𝐃𝐈 𝐂𝐎𝐌𝐎 ha convenuto in giudizio il Ministero dell’Istruzione e del Merito lamentando che la Dirigente scolastica del CPIA 1 di Como, nonostante le plurime richieste e solleciti ricevuti, avrebbe sempre rifiutato di inviare alla ricorrente la documentazione richiesta, in tal modo impedendo alla Federazione UIL SCUOLA l’esercizio delle prerogative sindacali relative all’informazione e al confronto, prerogative che troverebbero fondamento nella normativa nazionale (D. lgs. 25/2007) e in quella eurounitaria (direttiva 2002/14/CE), indipendentemente dalla disciplina negoziale, come da ultimo riconosciuto anche dal Tribunale di Roma con la sentenza n. 774/2025.
Molto soddisfatto si è mostrato 𝐢𝐥 𝐒𝐞𝐠𝐫𝐞𝐭𝐚𝐫𝐢𝐨 𝐑𝐞𝐠𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐅𝐞𝐝𝐞𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐔𝐢𝐥 𝐒𝐜𝐮𝐨𝐥𝐚 𝐑𝐮𝐚, 𝐝𝐨𝐭𝐭. 𝐆𝐞𝐫𝐚𝐫𝐝𝐨 𝐒𝐚𝐥𝐯𝐨 che così si è espresso:
“𝐿𝑒 𝑝𝑟𝑒𝑟𝑜𝑔𝑎𝑡𝑖𝑣𝑒 𝑠𝑖𝑛𝑑𝑎𝑐𝑎𝑙𝑖 𝑑𝑒𝑙𝑙’𝑖𝑛𝑓𝑜𝑟𝑚𝑎𝑡𝑖𝑣𝑎 𝑒 𝑑𝑒𝑙 𝑐𝑜𝑛𝑓𝑟𝑜𝑛𝑡𝑜 𝑐𝑜𝑠𝑡𝑖𝑡𝑢𝑖𝑠𝑐𝑜𝑛𝑜 𝑖𝑙 𝑝𝑟𝑒𝑠𝑢𝑝𝑝𝑜𝑠𝑡𝑜
𝑖𝑛𝑑𝑒𝑓𝑒𝑡𝑡𝑖𝑏𝑖𝑙𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑖𝑙 𝑐𝑜𝑟𝑟𝑒𝑡𝑡𝑜 𝑠𝑣𝑜𝑙𝑔𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑟𝑒𝑙𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑠𝑖𝑛𝑑𝑎𝑐𝑎𝑙𝑖, 𝑙𝑒 𝑞𝑢𝑎𝑙𝑖 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑓𝑢𝑛𝑧𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙𝑖
𝑎𝑙𝑙’𝑖𝑛𝑠𝑡𝑎𝑢𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑖 𝑢𝑛 𝑐𝑜𝑛𝑓𝑟𝑜𝑛𝑡𝑜 𝑠𝑡𝑟𝑢𝑡𝑡𝑢𝑟𝑎𝑡𝑜 𝑒 𝑝𝑎𝑟𝑡𝑒𝑐𝑖𝑝𝑎𝑡𝑜 𝑐𝑜𝑛 𝑙’𝑎𝑚𝑚𝑖𝑛𝑖𝑠𝑡𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒.
𝐼𝑙 𝑑𝑖𝑟𝑖𝑡𝑡𝑜 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑖𝑛𝑓𝑜𝑟𝑚𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑒 𝑎𝑙 𝑐𝑜𝑛𝑓𝑟𝑜𝑛𝑡𝑜, 𝑖𝑛𝑓𝑎𝑡𝑡𝑖, 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑓𝑢𝑛𝑧𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙𝑖 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑛𝑒𝑐𝑒𝑠𝑠𝑖𝑡𝑎̀𝑑𝑖 𝑒𝑠𝑒𝑟𝑐𝑖𝑡𝑎𝑟𝑒 𝑙𝑒 𝑓𝑢𝑛𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑝𝑟𝑖𝑚𝑎𝑟𝑖𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑠𝑝𝑒𝑡𝑡𝑎𝑛𝑜 𝑎 𝑞𝑢𝑎𝑙𝑠𝑖𝑎𝑠𝑖 𝑠𝑖𝑛𝑑𝑎𝑐𝑎𝑡𝑜 𝑝𝑒𝑟 𝑙𝑎 𝑡𝑢𝑡𝑒𝑙𝑎 𝑑𝑒𝑖 𝑑𝑖𝑟𝑖𝑡𝑡𝑖 𝑑𝑒𝑖 𝑝𝑟𝑜𝑝𝑟𝑖 𝑖𝑠𝑐𝑟𝑖𝑡𝑡𝑖, 𝑎 𝑝𝑟𝑒𝑠𝑐𝑖𝑛𝑑𝑒𝑟𝑒 𝑑𝑎𝑙 𝑐𝑜𝑛𝑐𝑜𝑟𝑠𝑜 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑓𝑜𝑟𝑚𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑖 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑟𝑎𝑡𝑡𝑖 𝑛𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙𝑖”.
Ha poi aggiunto che ” 𝑎𝑛𝑐𝑜𝑟𝑎 𝑢𝑛𝑎 𝑣𝑜𝑙𝑡𝑎 𝑙𝑎 𝐷𝑖𝑟𝑖𝑔𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑠𝑐𝑜𝑙𝑎𝑠𝑡𝑖𝑐𝑎 ℎ𝑎 𝑟𝑖𝑡𝑒𝑛𝑢𝑡𝑜 𝑑𝑖 𝑑𝑖𝑟𝑖𝑔𝑒𝑟𝑒 𝑢𝑛 𝑎𝑧𝑖𝑒𝑛𝑑𝑎 𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑢𝑛𝑎 𝑠𝑐𝑢𝑜𝑙𝑎, 𝑖𝑔𝑛𝑜𝑟𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑔𝑙𝑖 𝑜𝑏𝑏𝑙𝑖𝑔ℎ𝑖 𝑠𝑎𝑛𝑐𝑖𝑡𝑖 𝑑𝑎𝑙𝑙𝑒 𝑙𝑒𝑔𝑔𝑖 𝑣𝑖𝑔𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑒 𝑑𝑎𝑙 𝐶𝐶𝑁𝐿 𝑖𝑛 𝑜𝑟𝑑𝑖𝑛𝑒 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑐𝑜𝑛𝑑𝑢𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑖 𝑐𝑜𝑟𝑟𝑒𝑡𝑡𝑒 𝑟𝑒𝑙𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑠𝑖𝑛𝑑𝑎𝑐𝑎𝑙𝑖.
𝑄𝑢𝑎𝑙𝑖 𝑟𝑎𝑝𝑝𝑟𝑒𝑠𝑒𝑛𝑡𝑎𝑛𝑡𝑖 𝑑𝑒𝑖 𝑙𝑎𝑣𝑜𝑟𝑎𝑡𝑜𝑟𝑖, 𝑙𝑒 𝑟𝑎𝑝𝑝𝑟𝑒𝑠𝑒𝑛𝑡𝑎𝑛𝑧𝑒 𝑠𝑖𝑛𝑑𝑎𝑐𝑎𝑙𝑖 ℎ𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑑𝑖𝑟𝑖𝑡𝑡𝑜 𝑎𝑑 𝑢𝑛𝑎 𝑒𝑠𝑎𝑢𝑟𝑖𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑒 𝑡𝑒𝑚𝑝𝑒𝑠𝑡𝑖𝑣𝑎 𝑖𝑛𝑓𝑜𝑟𝑚𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒, 𝑝𝑟𝑜𝑝𝑟𝑖𝑜 𝑖𝑛 𝑑𝑖𝑓𝑒𝑠𝑎 𝑑𝑒𝑙 𝑝𝑒𝑟𝑠𝑜𝑛𝑎𝑙𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑠𝑐𝑢𝑜𝑙𝑎.
𝑄𝑢𝑒𝑠𝑡𝑎 𝑑𝑖𝑟𝑖𝑔𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑝𝑒𝑟𝑐𝑒𝑝𝑖𝑠𝑐𝑒 𝑙𝑎 𝑝𝑟𝑒𝑠𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑑𝑒𝑖 𝑠𝑖𝑛𝑑𝑎𝑐𝑎𝑡𝑖 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑖𝑛𝑑𝑒𝑏𝑖𝑡𝑎 𝑒 𝑓𝑎𝑠𝑡𝑖𝑑𝑖𝑜𝑠𝑎 𝑖𝑛𝑔𝑒𝑟𝑒𝑛𝑧𝑎. 𝐿𝑒 𝑅𝑆𝑈 𝑒 𝑙𝑒 𝑟𝑎𝑝𝑝𝑟𝑒𝑠𝑒𝑛𝑡𝑎𝑛𝑧𝑒 𝑠𝑖𝑛𝑑𝑎𝑐𝑎𝑙𝑖 𝑠𝑣𝑜𝑙𝑔𝑜𝑛𝑜 𝑖𝑙 𝑝𝑟𝑜𝑝𝑟𝑖𝑜 𝑟𝑢𝑜𝑙𝑜, 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑝𝑟𝑒𝑣𝑖𝑠𝑡𝑜 𝑑𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑟𝑎𝑡𝑡𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑐𝑜𝑙𝑙𝑒𝑡𝑡𝑖𝑣𝑎.”
Gerardo Salvo auspica che la Dirigente scolastica fornisca tempestivamente tutta la documentazione richiesta, in caso contrario verrà chiamata a darne conto nuovamente davanti al giudice.Documento Sentenza CPIA Como