Accesso agli atti scolastici: il TAR riconosce il diritto anche se contengono nomi di altri studenti
Sentenza del TAR Campania: prevale il diritto di difesa dello studente sanzionato, l’accesso è legittimo anche su documenti di terzi
Il TAR ha osservato che la vicenda era unitaria: lo studente ricorrente aveva portato a scuola una pistola giocattolo poi usata da un compagno per colpire un terzo alunno. Pertanto, gli atti relativi agli altri studenti risultavano intrinsecamente collegati e indispensabili per ricostruire correttamente i fatti.
Per questo motivo, l’amministrazione è stata obbligata a consentire l’accesso entro trenta giorni a verbali e convocazioni riguardanti anche gli altri alunni coinvolti.
Limiti del diritto di accesso
Il TAR ha invece respinto la richiesta relativa agli ordini di servizio dei docenti e del personale ATA addetti alla vigilanza. L’istituto aveva dichiarato che tali atti non esistevano, e in questo caso non vi sono margini per ordinare l’ostensione di documenti inesistenti.
Tutela della privacy
La sentenza dedica spazio anche alla questione della riservatezza: è stato disposto che, in caso di diffusione della decisione, vengano oscurati i dati identificativi degli studenti e degli altri soggetti coinvolti, in conformità al Codice della privacy e al Regolamento europeo GDPR.
Significato per il mondo della scuola
La decisione conferma un orientamento giurisprudenziale costante: il diritto di accesso a fini difensivi prevale sulla tutela dei dati personali di terzi, purché siano adottate misure di anonimizzazione. Per le scuole, ciò implica l’obbligo di valutare attentamente le richieste di accesso legate a procedimenti disciplinari, evitando dinieghi generici.