«Basta delegittimare i docenti». Valditara a Radio 24: «bocciati con il 5 in condotta, rimandati con 6»
«Bisogna ricostruire la grande alleanza tra famiglia e scuola, siamo tutti dalla stessa parte. L’interesse di un genitore è che il ragazzo divenga responsabile e non scarichi su altri colpe proprie. S...

«Bisogna ricostruire la grande alleanza tra famiglia e scuola, siamo tutti dalla stessa parte. L’interesse di un genitore è che il ragazzo divenga responsabile e non scarichi su altri colpe proprie. Si tratta di un fenomeno culturale ampio». Così il Ministro Valditara intervenuto stamattina a 24mattino su Radio24. «Purtroppo in molte famiglie c’è l’idea del genitore sindacalista del figlio – ha proseguito il Ministro -. Occorre una svolta culturale, dobbiamo stare tutti dalla stessa parte. Delegittimare il docente significa deresponsabilizzare il ragazzo. Si tratta di un tema decisivo per il nostro Paese».
Una sfida culturale, spiega il Ministro che annuncia un vero e proprio “giro di vite” sulla condotta. «Il 5 determinerà la bocciatura e la non ammissione alla maturità» e ancora «Il 6 in comporterà l’essere rimandati a settembre, ed essere quindi interrogati sui valori di cittadinanza, sulla Costituzione, su quella che si definisce educazione civica in senso lato »”.
«Abbiamo cambiato radicalmente l’istituto della sospensione – ha continuato a spiegare -, prima essere sospesi significava stare a casa, quindi meno scuola. Io ritengo invece che il bullo, chi ha violato determinate regole di comportamento debba fare più scuola, se si tratta di sospensioni brevi si è sospesi dalla classe e non dalla scuola e quindi si faranno approfondimenti, si studierà di più in quella scuola. Se invece si tratta di sospensioni per fatti più rilevanti, ci saranno queste attività di cittadinanza solidale, i cosiddetti lavori socialmente utili, a seguito di convenzioni con ospedali, mense per poveri, Caritas. Vogliamo che il ragazzo sia consapevole dei valori di solidarietà e partecipazione ad una comunità.»
«Credo che dobbiamo riportare nelle scuole la cultura del rispetto e dobbiamo ridare autorevolezza ai docenti – ha concluso il Ministro -. Bisogna farlo non soltanto partendo dal contratto, non soltanto partendo dalla difesa legale che noi abbiamo messo a disposizione dei docenti da parte dell’Avvocatura dello Stato, ma anche facendo valere di più la condotta. Nelle scuole secondarie di primo grado il voto di condotta tornerà a fare media, nelle scuole superiori invece influirà sui crediti per la maturità».