Calendario scolastico. La proposta di modifica tarata sulle esigenze familiari

Calendario scolastico. La proposta di modifica tarata sulle esigenze dei genitori. Difficile la sua attuazioneCalendario scolastico. La difficile gestione genitoriale dei figli.Calenario scolastico. D...

18 giugno 2025 18:54
Calendario scolastico. La proposta di modifica tarata sulle esigenze familiari -
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Calendario scolastico. La proposta di modifica tarata sulle esigenze dei genitori. Difficile la sua attuazione

Calendario scolastico. La difficile gestione genitoriale dei figli.

Calenario scolastico. Da più parti si richiede la modifica del calendario scolastico. L’attuale richiama un contesto contadino e al ruolo prevalentemente casalingo ormai superato. La famiglia tradizionale non esiste più. Al suo posto ci sono tipologie diverse di famiglie. La presenza delle donne nel ciclo produttivo e’ ormai consolidato e variegato. Inquietante l’emergere della stanchezza emotiva profonda “«Non sono casi clinici gravi, ma madri e padri che cercano uno spazio sicuro per raccontare l’ansia, il senso di inadeguatezza, la fatica quotidiana di tenere tutto insieme… fino al 40% delle richieste di supporto» da parte di madri e padri «sopraffatti dalla gestione quotidiana dei figli durante la lunga pausa estiva».

Avanza la proposta di modifica

Lentamente avanza la proposta di modifica Ristudiamo il calendario, lanciata da WeWorld e Mammadimerda (2023). L’adesione ha supearto  72.000 sottoscrizioni. Ovviamente è evidenziata la criticità sugli apprendimenti. Il sospetto però è che i motivi reali siano altri.
contenuti della proposta sono i seguenti: “mantenere gli attuali 200 giorni scolastici, ma spalmati in modo più equilibrato durante l’anno, con la possibilità di tenere aperte le scuole anche in giugno e luglio. In quei mesi, le attività non sarebbero didattiche ma laboratoriali, sportive e culturali, organizzate da enti del Terzo Settore all’interno degli spazi scolastici. Tutto su base volontaria.
Altro punto chiave: il tempo pieno obbligatorio dai 3 ai 14 anni in tutte le scuole italiane, lasciando libertà alle famiglie di scegliere tra tempo parziale o tempo pieno, senza essere penalizzate da una geografia scolastica disomogenea“.
Si chiede, ovviamente un ripensamento sui congedi parentali e altro ancora,
Previsioni: da diversi anni la questione torna con l’inizio delle vacanze estive. Difficilmente sarà accolta per una questione di compatibilità economiche.

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