Cronache di una matura…ta: Come è stata vissuta la Maturità 2025 e le novità per il prossimo anno

Cronache di una matura…ta: Come è stata vissuta la Maturità 2025 e le novità per il prossimo anno

13 luglio 2025 14:04
Cronache di una matura…ta: Come è stata vissuta la Maturità 2025 e le novità per il prossimo anno -
Condividi

Per la maggior parte degli studenti che hanno concluso il secondo ciclo d’istruzione, la tanto attesa e temuta Maturità è finalmente un ricordo lontano. Tuttavia, è utile ripercorrerla nelle sue fasi clou, soprattutto per aiutare i futuri maturandi a comprenderne meglio le dinamiche.
Sulla prova d’italiano, poco da dire: si spera nelle tracce del 2026! Infatti, circa 1 studente su 2 non si è ritenuto soddisfatto delle proposte del MIM: Pasolini e Tomasi di Lampedusa per la tipologia A al posto dei quotatissimi Italo Svevo ed Eugenio Montale, gli anni ’30, Borsellino e l’utilizzo dei social media anziché temi di attualità stretta, come l’ascesa dell’AI e lo scenario geo-politico mondiale, per le prove B e C. Non a caso, con una selezione così inaspettata, la scelta di quasi la metà dei candidati è ricaduta sulla traccia B2, che invitava a riflettere sul tema del “rispetto”, attraverso un approccio legato più a riflessioni di carattere personale che all’esposizione di conoscenze specifiche.
Più vario è ovviamente l’indice di gradimento della seconda prova, poiché specifica per ogni indirizzo: se al Classico il brano tratto dal Laelius de Amicitia di Cicerone è stata reputato da molti di difficoltà bassa/media, così come la prova di Scienze Umane e Linguistico, allo Scientifico i quesiti proposti sono risultati estremamente complessi, come anche gli esami pratici degli istituti tecnici e professionali. In linea generale dunque, nonostante la loro struttura impegnativa, le tracce hanno saputo stimolare maggiormente le abilità e la preparazione degli studenti rispetto a quelle d’Italiano.
Quanto all’orale, non ci si può pronunciare in maniera univoca o facendo delle comparazioni tra i corsi di studio, poiché si tratta di un colloquio dipeso da molteplici fattori, tra cui l’emotività del candidato, le domande dei commissari e così via. C’è però da dire che proprio questa fase della Maturità sarà soggetta non ad una, bensì a due modifiche cruciali: a partire dal prossimo anno, essa non solo dovrà conferire più spazio alle attività extracurricolari, al PCTO e all’Educazione Civica, ma dovrà essere obbligatoriamente sostenuta senza possibilità di ritenersi già diplomati una volta superata la sufficienza, conferita dal raggiungimento di 60 punti su 100.
La decisione, recentemente annunciata dal Ministro dell’Istruzione Valditara, è stata motivata dai numerosi casi di giovani che hanno deciso in maniera totalmente volontaria di boicottare l’orale in segno di protesta, facendo scena muta o pronunciandosi apertamente contro il sistema scolastico italiano, ritenuto eccessivamente arretrato e basato su un meccanismo fin troppo competitivo e legato alle valutazioni numeriche. Ciò che lascia però spazio alle critiche è il fatto che questi studenti abbiano deciso di esporsi praticamente a diploma intascato, portando il MIM non sulla strada del confronto, ma su quella della repressione di un atteggiamento ritenuto non “maturo”.
Nonostante manchi poco meno di un anno al 18 e 19 Giugno 2026, date già stabilite per la somministrazione dei due scritti, il tema Esame di Stato è più acceso che mai e non resta altro che attendere le altre possibili nuove riforme.

Segui La Voce della Scuola