Decreto Scuola: l’Esame di Maturità cambia volto

Le novità per studenti e personale scolastico

A cura di Diego Palma Diego Palma
11 settembre 2025 19:31
Decreto Scuola: l’Esame di Maturità cambia volto -
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Struttura delle commissioni e prove

Le commissioni saranno formate da un presidente esterno, due membri esterni e due interni per classe, garantendo equilibrio e trasparenza. La struttura dell’esame resta articolata in più prove:

  • Prima prova scritta di italiano;

  • Seconda prova disciplinare, definita annualmente dal Ministero entro gennaio;

  • Eventuale terza prova scritta per indirizzi specifici;

  • Colloquio orale su quattro discipline, con attenzione all’educazione civica e al curriculum dello studente.

Il colloquio avrà un ruolo centrale: dovrà verificare la capacità di argomentare in modo critico, di collegare conoscenze e di dimostrare senso civico. La commissione potrà inoltre assegnare fino a 3 punti bonus agli studenti con almeno 97 punti complessivi.

Scuola-lavoro e formazione docenti

Dal 2025/2026, i PCTO cambiano nome e tornano a chiamarsi “formazione scuola-lavoro”, con la stessa finalità educativa ma con una denominazione più diretta. Allo stesso tempo, il decreto prevede un investimento di 3 milioni di euro annui dal 2026 per la formazione dei docenti chiamati a far parte delle commissioni di maturità. Dal 2026/2027, aver frequentato tale formazione costituirà titolo preferenziale.

Filiera tecnologico-professionale

Il provvedimento consolida anche la filiera formativa tecnologico-professionale, introdotta nel 2024. A partire dal 2026/2027, questi percorsi entreranno a pieno titolo nell’offerta formativa del secondo ciclo. I dirigenti scolastici potranno candidare le loro scuole, in rete con enti e imprese, per attivare nuovi indirizzi orientati al mondo produttivo.

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