Diritto allo Studio e Bisogni Educativi Speciali

Il TAR Lombardia Consolida la Tutela per una Candidata Esterna all'Esame di Stato

19 luglio 2025 15:42
Diritto allo Studio e Bisogni Educativi Speciali - sentenza
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L'ordinanza collegiale conferma l'ammissione con riserva e cristallizza il percorso di riammissione avviato dall'Amministrazione scolastica in autotutela

A cura dello Studio Legale degli Avvocati Aldo Esposito e Ciro Santonicola

Con ordinanza collegiale del 17 luglio 2025, il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia (Sezione V) ha accolto la domanda cautelare confermando l'ammissione con riserva all'Esame di Stato 2025 di una studentessa con Bisogni Educativi Speciali, inizialmente esclusa dall'IIS …. di Milano. La decisione del Collegio, presieduto dal dott. Stefano Mielli, consolida il percorso di tutela avviato con il decreto presidenziale monocratico del 12 giugno 2025, ottenuto dagli avvocati Aldo Esposito e Ciro Santonicola in sede di estrema urgenza.

MA L'ELEMENTO PIÙ SIGNIFICATIVO DELLA VICENDA È L’INTERVENTO DELL’U.S.R. PER LA LOMBARDIA

Con decreto del 1° luglio 2025, l'Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia ha infatti deciso di rivedere in autotutela l'assegnazione della studentessa, riconoscendo la necessità di "porre la candidata in un contesto favorevole alla partecipazione agli esami nella modalità più adeguata a far emergere la preparazione scolastica e culturale della stessa".

L'USR ha quindi riassegnato la studentessa a una nuova commissione presso il Liceo scientifico par.…. di Milano, disponendo lo svolgimento delle prove in sessione suppletiva

Una decisione che rappresenta, secondo il punto di vista dei legali Esposito Santonicola, implicita ammissione delle criticità del contesto valutativo originario e conferma la fondatezza delle censure mosse nel ricorso.

La prova dei fatti

Il 7 luglio 2025 la studentessa ha sostenuto la prima prova scritta nel nuovo contesto d'esame, conseguendo un punteggio di 14 punti su 20, mentre devono ancora essere svolte le restanti prove, da calendarizzare. Questo risultato assume particolare significato: dimostra concretamente come, una volta garantite le tutele previste dalla legge e un ambiente rispettoso dei bisogni educativi speciali, la preparazione della candidata sia emersa in modo oggettivo. 

Il Collegio giudicante, nella camera di consiglio del 15 luglio, ha dunque preso atto del percorso intrapreso dall'Amministrazione - alla luce della prima pronuncia monocratica del Tribunale tempestivamente notificata dallo studio legale Esposito Santonicola - e ha accolto la domanda cautelare collegiale, sospendendo il provvedimento impugnato ai fini della ammissione con riserva della ricorrente all'esame di Stato e del proseguimento del riesame in corso. L'udienza di merito è stata fissata per il mese di ottobre 2025.

La formulazione dell'ordinanza evidenzia come il TAR abbia voluto cristallizzare giuridicamente il percorso di riparazione avviato, garantendo che il riesame prosegua fino al completamento dell'intero percorso. Il riferimento esplicito al "proseguimento del riesame in corso" costituisce, secondo i legali Esposito Santonicola, una garanzia processuale che impedisce all'Amministrazione di tornare sui propri passi.

Il significato della vicenda

La vicenda pone in luce una possibile vulnerabilità del sistema scolastico nella gestione dei candidati esterni con bisogni educativi speciali. L'omessa predisposizione del Piano Didattico Personalizzato, strumento obbligatorio ai sensi della Legge 170/2010, aveva privato la studentessa delle necessarie tutele durante gli esami preliminari, creando un contesto valutativo ritenuto inadeguato e discriminatorio.

Il caso dimostra inoltre l'efficacia dello strumento cautelare monocratico quando il pregiudizio raggiunge la soglia di "estrema gravità e urgenza". La tempestività dell'intervento giurisdizionale ha impedito la perdita irreparabile di un anno scolastico e ha stimolato l'Amministrazione a un doveroso ripensamento in autotutela.

L'intervento dell'USR Lombardia rappresenta un esempio di come l'Amministrazione possa e debba correggere i propri errori quando emergono violazioni dei diritti fondamentali. 

"La vicenda conferma che il diritto allo studio non ammette discriminazioni e che le tutele previste per gli studenti con bisogni educativi speciali non sono facoltative ma costituiscono un obbligo inderogabile", commentano gli avvocati Esposito e Santonicola. “Continueremo a vigilare affinché il percorso d'esame si concluda nel pieno rispetto dei diritti della studentessa, confidando che il giudizio di merito confermi definitivamente l'illegittimità dell'esclusione iniziale”.

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