FLC CGIL: Corporativi i comitati che nascono sui social. Evoluzione ATA: "Sindacato inefficace"

Si accende lo scontro tra il sindacato FLC CGIL e il comitato spontaneo Evoluzione ATA, nato per rappresentare le istanze del personale ATA del Ministero dell’Istruzione e del Merito. Al centro del di...

A cura di Redazione
26 novembre 2024 10:08
FLC CGIL: Corporativi i comitati che nascono sui social. Evoluzione ATA: "Sindacato inefficace" -
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Si accende lo scontro tra il sindacato FLC CGIL e il comitato spontaneo Evoluzione ATA, nato per rappresentare le istanze del personale ATA del Ministero dell’Istruzione e del Merito. Al centro del dibattito, le dichiarazioni della segretaria generale della FLC CGIL, Gianna Fracassi, durante il convegno “Valore ATA Scuola”, tenutosi il 21 novembre scorso. Fracassi ha definito come “corporativi” e poco strutturati i comitati che nascono sui social, suscitando una dura replica dal comitato Evoluzione ATA.

Le dichiarazioni della FLC CGIL: comitati come freno alla rappresentanza

Nel suo intervento, la segretaria Fracassi ha criticato aspramente la proliferazione di gruppi autonomi e comitati spontanei, sostenendo che la vera rappresentanza sindacale è ben altra cosa:

“La partecipazione non è la costruzione di gruppi, gruppetti, gruppettini su Facebook. La rappresentanza è una cosa seria, non si fa con un post o una lettera di un tizio che rappresenta i collaboratori scolastici ex PNRR”, ha affermato Fracassi.

La segretaria ha proseguito definendo questi comitati come espressioni di “corporativismo”, termine che richiama una visione frammentata e antitetica alla solidarietà collettiva necessaria per il rafforzamento contrattuale dei lavoratori. Secondo Fracassi, tale frammentazione indebolisce la forza della categoria e favorisce dinamiche di isolamento.

ASCOLTA L’ INTERVENTO DI GIANNA FRACASSI, SEGRETARIA GENERALE DELLA FLC CGIL

La replica di Evoluzione ATA: “Sindacato inefficace”

Le parole di Fracassi non sono passate inosservate al comitato Evoluzione ATA, che in un comunicato dettagliato ha risposto punto per punto.

“Siamo noi il comitato dei collaboratori scolastici ex PNRR”, afferma il documento. “Non accettiamo di essere tacciati di corporativismo, un termine che richiama scenari di memoria fascista, e rifiutiamo queste affermazioni pronunciate in assenza di contraddittorio”.

Il comitato sottolinea che la nascita di movimenti spontanei è frutto della sfiducia crescente nei confronti delle organizzazioni sindacali tradizionali, ritenute incapaci di tutelare adeguatamente i diritti del personale scolastico.

“I sindacati non sono riusciti a contrastare la precarietà, a migliorare gli stipendi o a garantire contratti tempestivi. Siamo nel 2024 e ancora non si vede traccia del contratto 2022/24”, si legge nella nota.

Tra i problemi sollevati, spiccano:

  • Gli stipendi tra i più bassi d’Europa, secondo il rapporto Education at a Glance 2024.
  • La precarietà diffusa, con oltre 200.000 lavoratori a tempo determinato nella scuola.
  • La mancanza di assunzioni stabili e un ritardo cronico nella firma dei contratti collettivi.

Proposte e provocazioni

Evoluzione ATA propone soluzioni concrete per migliorare la condizione del personale ATA, tra cui aumenti salariali proporzionati al costo della vita, stabilizzazioni immediate e una formazione adeguata per affrontare le crescenti responsabilità lavorative.

Inoltre, il comitato non manca di provocare, chiedendo chiarimenti su un presunto aumento del 17% per i dipendenti delle organizzazioni sindacali rispetto al misero 5,6% riservato al personale scolastico. “Se fosse vero, sarebbe paradossale”, scrivono i rappresentanti di Evoluzione ATA.

La scuola al centro del dibattito politico e sindacale

Il comunicato chiude con un appello ai sindacati e alla politica: “La scuola e i suoi lavoratori meritano attenzione e rispetto. Non si possono ignorare i problemi di chi lavora ogni giorno per garantire un diritto fondamentale come l’istruzione”.

Con oltre un milione di lavoratori scolastici, il messaggio è chiaro: il mondo della scuola ha un peso elettorale che potrebbe fare la differenza. Resta da vedere se le sigle sindacali tradizionali sapranno cogliere l’opportunità di ricucire lo strappo con una base sempre più distante e sfiduciata.

SCARICA QUI IL COMUNICATO INTEGRALE DI EVOLUZIONE ATA

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