Generazione-Z: imprenditori in erba già dai banchi di scuola

Nell’era digitale, i giovani stanno dimostrando una sorprendente inclinazione verso il lavoro e l’autonomia, persino durante il periodo scolastico. Stereotipi che dipingono gli adolescenti come pigri...

A cura di Redazione
23 ottobre 2024 19:38
Generazione-Z: imprenditori in erba già dai banchi di scuola -
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Nell’era digitale, i giovani stanno dimostrando una sorprendente inclinazione verso il lavoro e l’autonomia, persino durante il periodo scolastico. Stereotipi che dipingono gli adolescenti come pigri e disinteressati si scontrano con la realtà di una generazione che si mette in gioco presto, spesso conciliando impegni scolastici e piccole attività lavorative. Una recente indagine di Skuola.net, in collaborazione con ELIS, ha esplorato questo fenomeno intervistando 2.560 studenti delle scuole superiori, rivelando dati interessanti sulla propensione dei giovani italiani a lavorare già durante gli anni di studio.

La metà degli studenti si dedicano a lavoretti

Dalla ricerca emerge che circa il 54% degli studenti delle scuole superiori ha già svolto qualche tipo di lavoro retribuito durante il percorso scolastico. Di questi, una parte significativa (23%) è impegnata in attività lavorative durante l’anno scolastico, riuscendo a bilanciare lo studio con l’impegno lavorativo. Altri, pari al 31%, preferiscono concentrare i propri sforzi lavorativi durante le pause estive, seguendo una tradizione consolidata tra i giovani.

Differenze di genere e motivazioni diverse

L’indagine ha evidenziato una maggiore inclinazione al lavoro tra i maschi (61%) rispetto alle femmine (51%). Tuttavia, nonostante queste differenze, anche tra le ragazze emerge una forte volontà di guadagnare indipendenza economica e acquisire esperienza. Interessante notare che la scelta di lavorare non è dettata principalmente dalla necessità economica. Infatti, la propensione a intraprendere un’attività lavorativa varia poco tra i ragazzi provenienti da famiglie benestanti (54%) e quelli di contesti meno agiati (57%). Questa inclinazione riflette un desiderio più ampio di indipendenza e di prepararsi al futuro.

Dai lavoretti tradizionali all’innovazione digitale

Il tipo di lavoro scelto dai giovani spazia dai classici lavoretti – come il cameriere, il babysitter o l’istruttore – fino a lavori più innovativi. Un 10% degli studenti, tra cui spiccano i maschi (15%), si cimenta in attività digitali come il trading online, la gestione di criptovalute, la creazione di siti web o l’e-commerce. Questa diversificazione nelle attività dimostra una crescente consapevolezza delle opportunità offerte dal mondo digitale, con molti ragazzi che considerano queste esperienze come potenziali basi per una futura carriera.

Autonomia e spirito imprenditoriale: un nuovo obiettivo

Se per le generazioni precedenti la sicurezza del “posto fisso” era un traguardo ambito, oggi la mentalità dei giovani sembra orientarsi verso orizzonti più flessibili. Solo il 20% degli intervistati ha dichiarato di vedere il “posto fisso” come obiettivo dopo il diploma. Invece, il 23% aspira a diventare imprenditore, desideroso di sviluppare un proprio progetto o di lavorare come libero professionista. Questo atteggiamento riflette una maggiore apertura verso il rischio e una volontà di misurarsi con le sfide del mercato del lavoro in modo autonomo.

Educazione e competenze: una sfida aperta

Daniele Grassucci, direttore di Skuola.net, sottolinea che, sebbene i giovani siano motivati e proattivi, la realizzazione delle loro aspirazioni richiede competenze specifiche che non sempre vengono fornite dal sistema educativo tradizionale. A questo proposito, l’introduzione di nuove linee guida sull’educazione civica, che includono l’educazione finanziaria, può essere un passo importante per preparare meglio gli studenti al mondo del lavoro.

Gianluca Sabatini, responsabile Sviluppo Area Formazione di ELIS, aggiunge che molti studenti stanno cercando autonomamente di colmare le lacune educative, ma è fondamentale che il sistema formativo offra strumenti per sviluppare sia competenze tecniche sia abilità trasversali. Iniziative come l’integrazione tra studio accademico e esperienza lavorativa durante il percorso di laurea sono esempi di come si possa avvicinare i giovani a un mercato del lavoro sempre più complesso e in evoluzione.

Una generazione sorprendente

La generazione Z sembra pronta a sfidare le etichette che spesso le vengono attribuite, dimostrando un forte desiderio di costruire un futuro lavorativo basato su indipendenza e creatività. Se il sistema educativo riuscirà a supportare questa ambizione con una formazione adeguata, il panorama lavorativo italiano potrebbe beneficiare di una nuova ondata di giovani talenti pronti a trasformare idee innovative in realtà imprenditoriali di successo.

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