Generazione Z: tra paura per la guerra, ansia per il futuro e i social. Contatti per il sesso? "Roba da boomer"

La Generazione Z italiana vive un periodo di profonda incertezza, come rivela l’indagine 2024 di Laboratorio Adolescenza e Istituto di ricerca IARD, condotta su 3.427 studenti tra i 13 e i 19 anni. Il...

A cura di Redazione
18 ottobre 2024 05:07
Generazione Z: tra paura per la guerra, ansia per il futuro e i social. Contatti per il sesso? "Roba da boomer" -
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La Generazione Z italiana vive un periodo di profonda incertezza, come rivela l’indagine 2024 di Laboratorio Adolescenza e Istituto di ricerca IARD, condotta su 3.427 studenti tra i 13 e i 19 anni. Il 63% dei tredicenni e il 67% dei diciottenni temono un conflitto globale, un dato che riflette un livello di preoccupazione senza precedenti. Questo stato d’ansia ha impatti significativi sul benessere psicologico dei giovani, contribuendo a disturbi del sonno e a un aumento del consumo di alcol.

Rifugio nei social e sessualità virtuale

I social media sono una parte essenziale della vita degli adolescenti, usati non solo per connettersi, ma anche per esplorare la propria intimità. L’indagine rileva che il 42,8% delle ragazze e il 64,3% dei ragazzi visitano siti pornografici, e piattaforme come OnlyFans attirano il 10% delle ragazze e il 20% dei ragazzi. La sessualità diventa sempre più virtuale, con i giovani che preferiscono scambiarsi contenuti digitali piuttosto che vivere esperienze fisiche, considerate ormai “roba da boomer”.

Identità di genere e nuove richieste alla scuola

La Generazione Z mostra anche una maggiore fluidità nell’identità di genere: il 3,6% degli intervistati non si identifica nella tradizionale divisione binaria. Questo dato riflette il bisogno di maggiore comprensione e inclusività, soprattutto a livello scolastico. I giovani chiedono alla scuola di trattare temi come l’educazione sessuale, il bullismo e l’uso consapevole di Internet, superando la mera gestione burocratica del registro elettronico.

Una generazione disorientata, ma unita

Carlo Buzzi, direttore scientifico dell’indagine, osserva una convergenza culturale tra i giovani, che riduce le differenze legate a età, genere e provenienza geografica. Maurizio Tucci, presidente di Laboratorio Adolescenza, sottolinea l’impatto della paura della guerra sulla tendenza dei giovani a isolarsi in gruppi ristretti di amici e famiglia, rifuggendo da un contesto sociale percepito come instabile.

Mancanza di speranza e responsabilità della società

Paolo Paroni, presidente di Rete Iter, descrive la difficoltà degli adolescenti di oggi nel proiettarsi verso il futuro: “Le giovani generazioni non hanno il futuro nella loro agenda!”. Questo sentimento di vuoto rappresenta una sfida per l’intera società, che rischia di perdere la vitalità e la forza che caratterizzano la giovinezza. Per rispondere a questa situazione, è fondamentale che la società adulta offra supporto e ascolto.

Alla ricerca di risposte

L’indagine 2024 offre uno spaccato della vita degli adolescenti italiani, tra ansie per il futuro, un rapporto più virtuale con la sessualità e una crescente richiesta di supporto e dialogo. La Generazione Z cerca risposte che possano restituirle la fiducia nel domani. Accogliere queste istanze e offrire un supporto concreto può aiutare i giovani a superare le sfide attuali e a immaginare un futuro meno minaccioso e più promettente.

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