Giornata mondiale della Croce Rossa: il grazie di Paola Frassinetti ai volontari che entrano ogni giorno nelle nostre scuole

Era l’8 maggio 1828 quando a Ginevra nasceva Henry Dunant, il filantropo che pochi decenni più tardi avrebbe dato vita alla Croce Rossa e, con essa, al primo grande movimento umanitario moderno. Oggi,...

A cura di Redazione
09 maggio 2025 22:13
Giornata mondiale della Croce Rossa: il grazie di Paola Frassinetti ai volontari che entrano ogni giorno nelle nostre scuole -
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Era l’8 maggio 1828 quando a Ginevra nasceva Henry Dunant, il filantropo che pochi decenni più tardi avrebbe dato vita alla Croce Rossa e, con essa, al primo grande movimento umanitario moderno. Oggi, in quella stessa data diventata ricorrenza internazionale, il sottosegretario all’Istruzione e al Merito Paola Frassinetti ha voluto rivolgere un ringraziamento pubblico alle donne e agli uomini che indossano l’uniforme con la croce rossa o la mezzaluna rossa: «Sono presenza costante nei teatri di crisi e nella quotidianità delle persone più vulnerabili – ha detto – ma sono soprattutto un volto familiare nelle aule scolastiche, dove portano educazione alla salute, preparazione alle emergenze, cultura della pace e del rispetto».

In Italia la Croce Rossa conta oggi circa centocinquantamila volontari: un piccolo esercito civile che ogni giorno presta soccorso, forma i cittadini al primo intervento e diffonde buone pratiche di prevenzione. Proprio tra i banchi di scuola questi numeri assumono un significato particolare, perché l’associazione riesce a parlare la lingua dei ragazzi, a tradurre nozioni tecniche in gesti concreti di solidarietà, a far capire che dietro un bendaggio o una manovra di disostruzione c’è un’idea semplice e potente: nessuno deve essere lasciato solo.

Le attività didattiche curate dai volontari spaziano dai corsi di primo soccorso ai laboratori sull’alimentazione equilibrata, dagli incontri sul benessere psicologico ai percorsi di educazione alla pace. In ogni esperienza si respira lo stesso spirito con cui Dunant organizzò i primi soccorsi ai feriti di Solferino: mettere la persona al centro, oltre ogni barriera di fede, cultura o nazionalità.

Frassinetti ha ricordato che la collaborazione tra ministero e Croce Rossa è ormai strutturale: protocolli d’intesa, progetti di educazione civica, esercitazioni di protezione civile coinvolgono ogni anno migliaia di classi. «Quando un volontario mostra ai bambini come controllare i parametri vitali – ha osservato la sottosegretaria – trasmette loro, insieme alla tecnica, l’idea che prendersi cura dell’altro è un dovere e un diritto di ciascuno di noi».

Negli ultimi mesi l’impegno dei comitati locali è tornato sotto i riflettori durante le operazioni di soccorso dopo le alluvioni che hanno colpito il Nord‑Ovest: centinaia di volontari, spesso giovanissimi, hanno lavorato fianco a fianco con Vigili del Fuoco e Protezione civile, testimoniando come la formazione maturata in classe trovi un immediato riscontro sul campo .

Alla fine del suo messaggio, Frassinetti ha richiamato il valore esemplare di questa “generazione con la croce”: «Chiunque li incontri – ha detto – riconosce quello sguardo che sa vedere il bisogno prima ancora della richiesta. La scuola italiana è orgogliosa di accoglierli tra i suoi banchi, perché attraverso di loro i nostri studenti imparano la lezione più importante: la dignità umana non si misura, si riconosce e si serve».

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