Giornata mondiale delle bambine e delle ragazze, l'UNICEF: investire sul potenziale femminile a partire dalla Scuola Primaria

Per l'occasione, l'UNICEF ha ricordato alcuni dati che denunciano una differenza di genere ancora troppo presente, a livello globale

12 ottobre 2025 10:41
Giornata mondiale delle bambine e delle ragazze, l'UNICEF: investire sul potenziale femminile a partire dalla Scuola Primaria -
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La "Giornata mondiale delle bambine e delle ragazze" è un momento importante per sottolineare e combattere le differenze di genere e ricorre ogni anno l'11 ottobre. Per l'occasione, l'UNICEF ha ricordato alcuni dati che denunciano una differenza di genere ancora troppo presente, a livello globale: una ragazza su 5 si sposa durante l'infanzia; 122 milioni di ragazze non frequentano la scuola; quasi 4 ragazze adolescenti e giovani donne su 10 non completano la scuola secondaria superiore; quasi 1 ragazza su 4 di età compresa tra i 15 e i 19 anni, che ha avuto una relazione, ha subito violenza da parte del partner; più di un terzo delle ragazze e dei ragazzi adolescenti, di età compresa tra i 15 e i 19 anni, ritiene che un marito sia giustificato a picchiare la moglie in determinate circostanze. (Fonte: UNICEF Italia)

“Nonostante i progressi compiuti negli ultimi trent'anni nella vita delle bambine e delle adolescenti, - ha precisato il Presidente Unicef Italia Nicola Graziano - i loro diritti continuano ad essere violati in molte parti del mondo, eppure il cambiamento è possibile. Sostenere e valorizzare le ragazze è una delle scelte più lungimiranti che possiamo fare, poiché porta grandi benefici a loro e alle comunità in cui vivono”.

L'UNICEF ha inoltre fornito alcuni suggerimenti, su come sbloccare l'enorme potenziale delle bambine:

• Condividere le storie delle ragazze. Celebrare i loro successi e amplificare le loro voci.
• Promuovere il cambiamento, ovvero richiedere politiche che proteggano i diritti delle ragazze e ne consentano la leadership.
• Creare spazi guidati dalle ragazze. Ovunque si abbia influenza, sostenere spazi sicuri dove le ragazze possano connettersi, imparare e ottenere il sostegno di cui hanno bisogno.
• Prestare la propria voce. Richiedere finanziamenti e programmi dedicati che soddisfino le esigenze specifiche delle ragazze in situazioni di crisi, tra cui salute, istruzione, benessere mentale e sostegno alle madri adolescenti.

A proposito di spazi guidati dalle ragazze, proprio ieri è stata inaugurata l’Officina UNICEF Interview: in questa prima edizione - “Noi, ragazze di oggi”- due giovani operatrici del servizio civile UNICEF, 30 anni dopo la quarta Conferenza mondiale sulle donne a Pechino, hanno intervistato la massima esperta di Statistica in Italia, Linda Laura Sabbadini, già direttrice centrale dell’ISTAT e figura di riferimento nella diffusione dei dati di genere in Italia, per un bilancio sui passi compiuti e quelli ancora da compiere: "Nel '95 le ragazze rappresentavano il 91% degli iscritti all'istituto Magistrale che, in buona sostanza, consolidava il loro ruolo di madri e mogli, - afferma la Sabbadini - mentre ai maschi era riservato quello di medici, scienziati e dottori. Da allora molto è cambiato, ma gli stereotitpi sono ancora troppo presenti e andrebbero scardinati già dalla scuola primaria, dove bambini e bambine vengono ancora oggi instradati su percorsi disuguali".
L'intervista integrale alla dott.ssa Sabbadini è su youtube: https://www.youtube.com/live/ZmW1bhaLbhw?si=e9dBDsxdAui2u-8B

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