Il "mondo", i giovanissimi e la scuola
Una scuola “che si colloca nella realtà, che supera la discrasia tra sé stessa e la comunità cui appartiene. Una scuola che smette di fare il contrario di quello che avviene nel mondo”. Così Antonello...

Una scuola “che si colloca nella realtà, che supera la discrasia tra sé stessa e la comunità cui appartiene. Una scuola che smette di fare il contrario di quello che avviene nel mondo”. Così Antonello Giannelli, presidente ANP.
Nella realtà? La realtà per i giovanissimi è fatta di analfabetismo crescente, mancanza di strumenti conoscitivi, impoverimento interiore, impoverimento culturale, solitudine, dipendenza dagli strumenti digitali, disturbi e disagi psicologici, lavoro inesistente o precario e sottopagato. Chi è che augurerebbe ai propri figli di vivere questa realtà?
No, la scuola non deve lavorare per il mondo così com’è: visto che il suo compito costituzionale è quello di promuovere l’emancipazione di tutti attraverso l’istruzione, la scuola lavora per un mondo futuro e, sì, se “quello che avviene nel mondo” è contro i nostri ragazzi non si adegua affatto, ma cerca di cambiarlo.
Gruppo La nostra scuola
Associazione Agorà 33