ISTRUZIONE - Personale educativo, incontro presso il ministero Organici 2023/2024
Il Sindacato Anief, rappresentato dal Referente nazionale del Personale Educativo, Vittorio Forgione, ha incontrato alcuni rappresentanti del Ministero della Pubblica istruzione per discutere di Perso...

Il Sindacato Anief, rappresentato dal Referente nazionale del Personale Educativo, Vittorio Forgione, ha incontrato alcuni rappresentanti del Ministero della Pubblica istruzione per discutere di Personale Educativo. “Il Ministero – riporta Forgione – ha illustrato i numeri per il prossimo anno scolastico, comunicando che la dotazione organica risulta di 2295 unità, tre posti in meno rispetto al tetto massimo consentito e due in meno se comparate all’anno scorso, il tutto dovuto ad un calo di iscritti come convittori/trici. Mentre, dall’altra parte, c’è stato un incremento dei semiconvittori/trici”.
“Come Anief – continua Il Segretario – abbiamo segnalato la mancata convocazione in anticipo rispetto alle pubblicazioni già avvenute da parte di alcuni Uffici Scolastici, ribadendo l’assoluta inadeguatezza dei paramenti del DPR n° 81/2009, cosiddetta legge Gelmini, da rivedere, anzi da abrogare una volta per tutte. Andrebbe riconosciuta la carta del docente anche al personale educativo, visto e considerato che oramai la legge, con la sentenza della Cassazione, ha ribadito che spetta anche a tale categoria”.
Forgione, ribadendo la mancata stabilizzazione su tutti i posti vacanti e non solo in base ai pensionamenti, evidenzia “la possibilità di ricalcolare l’organico di diritto con l’organico di fatto come previsto per altre categorie”. Invita a procedere con un monitoraggio del fabbisogno esistente e di quello che potrebbe essere, bandendo una volta per tutte, un concorso ad hoc, visto che l’ultimo risale al lontano 2000. Superare la discriminazione tra personale maschile e femminile, nelle assunzioni, nelle assegnazioni e per la stipula di contratti a tempo determinato.
“Rimaniamo in attesa – conclude Forgione – del contingente dell’immissione in ruolo, sperando che una volta per tutte il Ministero possa risolvere tutte queste problematiche riguardante la nostra categoria”.