Pensioni scuola: decreto e circolare in arrivo, domande entro il 21 ottobre

Scadenze e modalità di presentazione

A cura di Redazione Redazione
23 settembre 2025 20:37
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Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha chiuso l’informativa sindacale sulle cessazioni dal servizio con decorrenza 1° settembre 2026, un passaggio che dà ufficialmente avvio alla nuova campagna pensionistica per il personale scolastico. L’incontro con le organizzazioni sindacali, svoltosi nel pomeriggio, ha definito le modalità operative attraverso un decreto ministeriale e una circolare esplicativa che saranno a breve pubblicati.

Scadenze e modalità di presentazione

Il termine fissato per la presentazione delle istanze è il 21 ottobre 2025. La scadenza riguarda l’intero personale docente, educativo, amministrativo, tecnico e ausiliario. Le domande andranno inoltrate attraverso il sistema informatico ministeriale, che renderà disponibili sette diverse istanze Polis, a seconda della tipologia di pensione richiesta: cessazione ordinaria, Quota 100, Quota 102, Quota 103, pensione anticipata ordinaria, pensione anticipata flessibile e Opzione Donna.

Pensione di vecchiaia: i requisiti

Dal 1° settembre 2026 si potrà accedere alla pensione di vecchiaia con requisiti che variano in base al profilo contributivo.

  • Per chi ha almeno un contributo versato entro il 1995, il pensionamento scatterà con 67 anni di età e 20 anni di contribuzione entro il 31 dicembre 2026.

  • Per le attività considerate gravose, le condizioni migliorano: bastano 66 anni e 7 mesi di età e 30 anni di contributi entro il 31 agosto 2026.

  • Chi ha iniziato a versare dopo il 1° gennaio 1996 potrà uscire a 67 anni con 20 anni di contribuzione, purché l’assegno superi quello sociale, oppure a 71 anni con almeno 5 anni di contributi effettivi.

Pensione anticipata: i percorsi possibili

La pensione anticipata ordinaria resta confermata con 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne e 42 anni e 10 mesi per gli uomini, senza possibilità di arrotondamenti, da maturare entro il 31 dicembre 2026.
I lavoratori precoci, con almeno 12 mesi di contributi prima dei 19 anni e certificazione INPS, potranno accedere con 41 anni di contribuzione.

Restano inoltre in vigore le quote transitorie:

  • Quota 100: 62 anni e 38 di contributi entro il 31 dicembre 2021.

  • Quota 102: 64 anni e 38 di contributi entro il 31 dicembre 2022.

  • Quota 103: due regimi diversi. Fino al 2023 prevede 62 anni e 41 anni di contributi con limite di 5 volte il trattamento minimo INPS; dal 2024-2025 scatta il calcolo interamente contributivo, con tetto ridotto a 4 volte il minimo.

Opzione Donna e APE Sociale

Opzione Donna rimane con requisiti progressivamente più stringenti:

  • versione originaria: 58 anni e 35 anni di contributi entro il 31 dicembre 2021, con calcolo interamente contributivo;

  • dal 2023: 60 anni (riducibili per le madri) e 35 anni di contributi con condizioni di fragilità (invalidità ≥74% o assistenza ex Legge 104/92);

  • dal 2024-2025: età anagrafica a 61 anni, riducibile per le madri, con le medesime condizioni.

L’APE Sociale sarà accessibile dal 1° settembre 2026 a chi nel 2025 avrà maturato 63 anni e 5 mesi di età e un’anzianità contributiva compresa tra 30 e 36 anni, con riduzioni per le lavoratrici madri.

Conclusioni

La nuova disciplina conferma la varietà di canali pensionistici, adattati alle diverse situazioni del personale scolastico. I sindacati hanno accolto con interesse le disposizioni, pur chiedendo maggiore chiarezza su alcuni passaggi operativi. Per i lavoratori del comparto scuola si apre dunque un anno cruciale: entro il 21 ottobre 2025 andranno definite le scelte per programmare la propria uscita a partire dal 1° settembre 2026.

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