Permessi Legge 104: dal 1° gennaio 2026 si aggiungono 10 ore ai tre giorni mensili retribuiti

Guida completa alle novità

A cura di Redazione Redazione
09 dicembre 2025 15:48
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A partire dal 1° gennaio 2026 il sistema dei permessi previsti dalla Legge 104/1992 viene ampliato con l’introduzione di 10 ore aggiuntive retribuite, che si sommeranno ai tradizionali tre giorni di permesso mensile già riconosciuti ai lavoratori con disabilità grave e ai caregiver familiari. La novità rappresenta un intervento mirato a rafforzare le tutele e a favorire una maggiore conciliazione tra attività lavorativa e esigenze di cura e assistenza.

Il quadro attuale dei permessi Legge 104

Attualmente la normativa riconosce, in presenza di disabilità grave certificata ai sensi dell’art. 3, comma 3, della Legge 104, la possibilità di usufruire di tre giorni di permesso mensile retribuito, fruibili anche in modalità oraria. I permessi spettano sia alla persona con disabilità, se lavoratrice dipendente, sia ai familiari che la assistono, secondo un ordine di priorità stabilito dalla legge.

Questi permessi sono coperti da contribuzione figurativa, non incidono negativamente sulla retribuzione e sono considerati a tutti gli effetti come giornate lavorate.

Cosa cambia dal 2026: le 10 ore aggiuntive

Dal 2026, al pacchetto ordinario dei tre giorni mensili si aggiungono 10 ore ulteriori all’anno, anch’esse interamente retribuite. Non si tratta di un aumento dei giorni mensili, ma di un monte ore supplementare, pensato per rispondere a bisogni specifici legati soprattutto alla salute.

Le ore aggiuntive potranno essere utilizzate per:

  • visite mediche specialistiche;

  • esami diagnostici e analisi cliniche;

  • cicli di terapia e trattamenti sanitari;

  • prestazioni mediche non programmabili nelle giornate di permesso ordinarie.

L’obiettivo dichiarato è quello di evitare che lavoratori e caregiver siano costretti a ricorrere a ferie o permessi personali per esigenze sanitarie strettamente connesse alla disabilità.

A chi spettano le nuove ore

Le 10 ore aggiuntive sono riconosciute ai medesimi soggetti che già beneficiano dei permessi della Legge 104:

  • lavoratori dipendenti con disabilità grave certificata;

  • familiari che assistono una persona con disabilità grave, inclusi coniuge, parte dell’unione civile, convivente di fatto, parenti e affini entro i gradi previsti dalla normativa.

Resta fermo il requisito della certificazione rilasciata dagli organi competenti, nonché il rispetto delle regole sulla compatibilità tra più beneficiari per la stessa persona assistita.

Modalità di utilizzo e flessibilità

Le 10 ore annuali potranno essere fruite in modo flessibile, presumibilmente su base oraria, analogamente a quanto già avviene per i tre giorni mensili trasformati in ore. Questo consente un utilizzo più mirato, ad esempio per singole visite o prestazioni sanitarie di breve durata.

Le ore non dovrebbero essere cumulative tra un anno e l’altro: se non utilizzate entro l’anno di riferimento, andranno perse. Saranno quindi uno strumento aggiuntivo, ma da pianificare con attenzione.

Retribuzione e tutele previdenziali

Anche le ore aggiuntive sono retribuite al 100% e coperte da contribuzione figurativa. Non incidono negativamente su:

  • stipendio;

  • progressioni di carriera;

  • ferie;

  • trattamento di fine rapporto.

Si tratta di un aspetto rilevante, perché conferma la natura pienamente tutelante dello strumento, in linea con lo spirito originario della Legge 104.

Impatto per lavoratori e datori di lavoro

Dal punto di vista dei lavoratori e dei caregiver, l’introduzione delle 10 ore aggiuntive rappresenta un ampliamento concreto dei diritti, soprattutto per chi affronta percorsi di cura continuativi o complessi. La possibilità di gestire visite ed esami senza sacrificare ferie o reddito riduce lo stress organizzativo e favorisce una gestione più equilibrata dei tempi di vita e di lavoro.

Per i datori di lavoro, invece, l’impatto organizzativo resta contenuto, trattandosi di un monte ore limitato e destinato a esigenze specifiche e documentabili. La misura si inserisce in un quadro più ampio di politiche orientate alla sostenibilità sociale del lavoro.

Una riforma nella direzione della conciliazione

L’estensione dei permessi Legge 104 conferma la tendenza del legislatore a rafforzare le misure di supporto per le persone con disabilità e per chi se ne prende cura. In un contesto caratterizzato dall’invecchiamento della popolazione e dall’aumento delle patologie croniche, strumenti di flessibilità come questo diventano sempre più centrali.

Dal 2026, dunque, ai tre giorni mensili già noti si affiancheranno 10 ore annue aggiuntive: un intervento mirato, limitato ma significativo, che punta a rendere più concreto il diritto alla cura senza penalizzazioni sul piano lavorativo ed economico.

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