Regolamentare l'uso dei social media per i minori: l'Italia guarda all'esempio australiano

L’Australia ha recentemente introdotto una legge innovativa che vieta l’accesso ai social media ai minori di 16 anni. Il provvedimento, approvato all’unanimità dal Parlamento australiano, impone alle...

A cura di Redazione
29 novembre 2024 19:45
Regolamentare l'uso dei social media per i minori: l'Italia guarda all'esempio australiano -
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L’Australia ha recentemente introdotto una legge innovativa che vieta l’accesso ai social media ai minori di 16 anni. Il provvedimento, approvato all’unanimità dal Parlamento australiano, impone alle piattaforme digitali come Facebook, Instagram e TikTok di adozione sistemi di verifica dell’età per impedire la registrazione degli under 16. Le aziende che non rispettano la normativa rischiando sanzioni fino a 49, 5 milioni di dollari australiani, una misura drastica per tutelare i giovani dai pericoli legati all’uso prematuro delle piattaforme digitali ( Reuters ).

In Italia, il dibattito su una regolamentazione simile è già avviato grazie al disegno di legge bipartisan firmato dalle senatrici Lavinia Mennuni (Fratelli d’Italia) e Simona Malpezzi (Partito Democratico), insieme alla deputata Marianna Madia. La proposta, già incardinata al Senato, punta a regolamentare l’accesso dei minori ai social media, innalzando l’età minima per l’iscrizione da 13 a 15 anni e introducendo meccanismi obbligatori di verifica dell’età da parte delle piattaforme.

“La legge australiana rappresenta un esempio virtuoso che possiamo adottare anche noi,” ha dichiarato Simona Malpezzi , vicepresidente della Commissione bicamerale per l’infanzia e l’adolescenza. “Velocizziamo il ddl già incardinato al Senato per affrontare un problema urgente. È arrivato il momento di riconoscere l’impatto negativo dei social media sui giovani e iniziare a regolamentarne l’uso in modo responsabile.”

Anche Marianna Madia , cofirmataria del disegno di legge e componente della stessa Commissione, ha sottolineato l’urgenza di un intervento normativo: “La nostra proposta mira a tutelare i minori da contenuti inappropriati e dalle influenze dannose che possono derivare da un uso precoce e incontrollato dei social. È una responsabilità collettiva creare un ambiente digitale sicuro per i giovani, senza privarli delle opportunità di crescita offerte dalle tecnologie, ma regolamentandole in modo adeguato.”

La proposta di legge italiana prevede anche campagne di sensibilizzazione per educare i genitori e gli educatori sui rischi legati all’utilizzo dei social media. Inoltre, si punta a coinvolgere le piattaforme digitali affinché collaborino attivamente nell’applicazione delle nuove regole, pena sanzioni simili a quelle previste dalla normativa australiana.

L’iniziativa riflette una crescente preoccupazione globale sull’impatto che i social media possono avere sullo sviluppo psicologico, sociale ed emotivo dei giovani. Studi recenti hanno dimostrato che l’uso eccessivo di queste piattaforme è correlato a disturbi dell’umore, difficoltà relazionali e dipendenza digitale, rendendo necessarie misure preventive ( Ansa ).

Se approvato, il disegno di legge italiano rappresenterebbe un passo significativo verso la protezione dei minori nell’era digitale, garantendo al contempo un uso più consapevole delle tecnologie. Un segnale chiaro, secondo i promotori, che il benessere dei giovani è una priorità per il legislatore.

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