Riorganizzazione della rete scolastica in Puglia per il 2025/2026
Riorganizzazione della rete scolastica in Puglia per il 2025/2026

La deliberazione finale della Giunta
Come previsto, il 30 dicembre scorso la Giunta regionale ha definitivamente approvato il piano di riorganizzazione della rete scolastica per il 2025/2026 (atto DGR n. 1891 del 30.12.2024).
Ne pubblichiamo un quadro sinottico, che alleghiamo, e che abbiamo composto rielaborando i dati in un prospetto più chiaro e visivamente più leggibile dell’allegato ufficiale alla delibera diffuso nei giorni scorsi dalla Regione.
Vi sono alcune modifiche nella deliberazione adottata rispetto alle proposte che erano state inizialmente sottoposte all’esame della Giunta. Proviamo ad elencarle di seguito, suddividendole fra le varie province interessate:
• provincia di Brindisi : non vengono più “toccate” le scuole di San Vito dei Normanni. Sono invece fusi fra di loro i due istituti comprensivi di Ceglie Messapica (I.C. “Palazzo” e “Secondo I.C.”);
• provincia di Foggia : nel comune di Foggia, nel primo ciclo di istruzione, cade l’ipotesi di “verticalizzazione” in istituto comprensivo del C.D. “S. Giovanni Bosco” e della Scuola Media “Murialdo”. Essa è sostituita dalla decisione, che riguarda invece il comune di San Giovanni Rotondo , di soppressione dell’I.C. “Melchionda-De Bonis” e aggregazione delle sue sedi all’I.C. “Pascoli-Forgione” e all’I.C. “Dante-Galiani”. Nel secondo ciclo, sempre a San Giovanni Rotondo, non si procederà alla fusione fra il Liceo “M. Immacolata” e l’IPEOA “M. Lecce”, in luogo della quale – nel comune di Vieste – verranno unificate le due scuole esistenti (IISS “Fazzini-Giuliani” e IPEOA “E. Mattei”);
• provincia di Lecce : a Copertino, si soprassiede alla prevista unificazione delle scuole del secondo ciclo (IISS “Bachelet” e Liceo “Don Tonino Bello”), sostituita – nel comune di Leverano e per il primo ciclo – dalla fusione dei due istituti comprensivi “Geremia Re” e “Don Lorenzo Milani”.
Le modifiche di cui sopra, unitamente alle restanti proposte approvate, disegnano un quadro complessivo della riorganizzazione delle scuole pugliesi per il 2025/2026 all’interno del quale risulta molto difficile dipanare un filo interpretativo che ne renda chiara la logica d’insieme. Anche perché è lecito ipotizzare che le decisioni dell’ultima ora siano ascrivibili più a pressioni politiche di vario genere e provenienza che ad una meditata opera di razionalizzazione della rete scolastica.
Quello che si può sicuramente osservare, e qui rischiamo di ripeterci, è che i criteri che la Regione pose a base della riorganizzazione (contenuti nel documento “Linee di indirizzo” di cui alla delibera DGR n. 1151 del 07.08.2024), sono stati poi ampiamente disattesi dallo stesso organo che li aveva deliberati. Li ricordiamo brevemente:
• dare priorità alla riorganizzazione delle scuole del secondo ciclo di istruzione;
• completare il processo di “verticalizzazione” in istituti comprensivi (ossia favorire le fusioni fra circoli didattici e scuole medie).
Per quanto riguarda il primo criterio, su 18 situazioni di riorganizzazione solo 8 riguarderanno il secondo ciclo. Nel quale, invece, si sarebbe dovuto operare, più estesamente, al contrario di quanto si fece lo scorso anno (su 44 operazioni ben 42 riguardarono il primo ciclo).
Sul secondo criterio, osserviamo che ben 7 operazioni su 10 riguarderanno fusioni o aggregazioni fra scuole già “verticalizzate” in passato.
Verrebbe da dire: tutto cambia perché nulla (o poco) cambi …
Buon Anno 2025.
Roberto Romito, Presidente regionale ANP Puglia
2024_12_30_Piano_dimensionamento_2025_2026_da_DGR_1891_del_30_12_2024.pdfDownload