Sciopero del Movimento Nazionale DSGA: una lotta per il riconoscimento e la valorizzazione
Il Movimento Nazionale DSGA (Direttori dei Servizi Generali e Amministrativi) ha indetto uno sciopero per richiamare l’attenzione sulla necessità di riconoscere adeguatamente la figura del DSGA all’in...

Il Movimento Nazionale DSGA (Direttori dei Servizi Generali e Amministrativi) ha indetto uno sciopero per richiamare l’attenzione sulla necessità di riconoscere adeguatamente la figura del DSGA all’interno delle istituzioni scolastiche italiane. All’ iniziativa hanno aderito molti membri della categoria partecipando a una lotta che mira a cambiare radicalmente la posizione e i diritti del DSGA. Anna Lisa Vozza, presidente del Movimento Nazionale DSGA, ha espresso la sua gratitudine verso chi ha aderito all’azione, considerandola un primo passo per un percorso di mobilitazione più ampio.
“A nome di tutto il Movimento Nazionale DSGA, ringrazio tutti coloro che hanno dato l’adesione all’azione di sciopero, è un primo gesto di coesione importante al quale, confidiamo, faranno seguito altre azioni,” ha affermato Vozza. Questo gesto ha l’obiettivo di rafforzare il senso di appartenenza alla categoria e di favorire un dialogo costruttivo tra i DSGA e le altre organizzazioni di categoria, come ANQUAP, con cui il Movimento ha avviato una cooperazione.
La figura del DSGA: un ruolo complesso e sottovalutato
Il DSGA è responsabile della gestione amministrativa e contabile delle scuole, ricoprendo mansioni di notevole importanza, dal coordinamento del personale non docente all’organizzazione delle risorse scolastiche. Nonostante la sua centralità, il ruolo non ha mai ricevuto un riconoscimento adeguato in termini di diritti e retribuzioni. Il Movimento Nazionale DSGA sottolinea che, negli anni, questo svilimento è stato alimentato da una generale indifferenza e da un trattamento discriminatorio rispetto a figure amministrative simili.
Nella sua dichiarazione, Vozza ha evidenziato come questa condizione sia diventata insostenibile: il DSGA è spesso trattato come un dirigente per i doveri, ma come un funzionario per i diritti, con una netta disparità rispetto ad altre figure amministrative. Questa contraddizione è alla base dello sciopero, in quanto la categoria chiede l’equiparazione ai dirigenti, sia per quanto riguarda i diritti di base sia per le opportunità di sviluppo professionale.
Le rivendicazioni principali: diritti, opportunità e rispetto
La protesta del Movimento Nazionale DSGA è orientata su due fronti: uno politico e uno sindacale, considerati essenziali per ottenere un reale miglioramento delle condizioni di lavoro. La nuova stagione contrattuale, che vedrà la revisione del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro (CCNL) per il comparto scolastico, offre un’opportunità per inserire nel dibattito le istanze della categoria. Il Movimento chiede un adeguamento delle retribuzioni e una serie di diritti, tra cui la possibilità di accesso al regime del part-time e la partecipazione ai concorsi per posizioni dirigenziali come Dirigente Scolastico e Dirigente Tecnico.
“Siamo stanchi di essere dirigenti nei doveri, e funzionari nei diritti. Siamo stanchi inoltre di non avere i medesimi diritti di altro personale,” ha dichiarato Vozza. Queste parole riassumono il senso di frustrazione diffuso tra i DSGA, che lamentano una gestione iniqua del loro ruolo e una mancanza di attenzione verso i loro bisogni professionali.
Il dialogo con le associazioni di categoria: una strada essenziale
Il Movimento Nazionale DSGA è convinto che il dialogo con le associazioni di categoria e i sindacati sia la via principale per ottenere risultati concreti. Durante un’assemblea organizzata dall’ANQUAP, Vozza ha dichiarato la volontà del Movimento di lavorare in sinergia con altre organizzazioni per garantire che le rivendicazioni dei DSGA siano portate avanti in modo unitario e costruttivo. La cooperazione è vista come una risorsa fondamentale per superare le barriere e ottenere riconoscimenti concreti per la categoria.
“Crediamo fermamente che il ruolo delle associazioni dovrà essere proprio quello di spingere i processi decisionali, politici e sindacali, verso la più giusta ed equa valorizzazione della figura dei Funzionari EQ con incarico di DSGA,” ha ribadito Vozza.
Uno sciopero per un futuro più giusto
Questo sciopero rappresenta, per i DSGA, un tentativo di affermare la propria dignità professionale e di ottenere una posizione di maggior rispetto all’interno del sistema scolastico. La presidente del Movimento, Anna Lisa Vozza, ha concluso la dichiarazione esprimendo fiducia e determinazione nel proseguire la lotta, con il sostegno della categoria e delle istituzioni.
“Sappiamo bene che la battaglia sarà lunga e complicata ma siamo sicuri che, soprattutto con il supporto di tutti voi, di ognuno di voi, riusciremo a portare a casa i risultati sperati.”
In sintesi, il Movimento Nazionale DSGA mira a garantire che i diritti e le condizioni di lavoro dei DSGA vengano adeguatamente riconosciuti, chiudendo una lunga stagione di disuguaglianze e aprendo nuove prospettive per la categoria.