Scuola: Pittoni (Lega) propone nuove strategie per il reclutamento dei docenti

Mario Pittoni, responsabile del Dipartimento Istruzione della Lega e già presidente della commissione Cultura al Senato, ha espresso la sua opinione sul tema attraverso un post pubblicato sulla sua pagina Facebook.

A cura di Redazione
17 ottobre 2024 15:26
Scuola: Pittoni (Lega) propone nuove strategie per il reclutamento dei docenti -
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Negli ultimi anni, il mondo della scuola italiana ha affrontato un problema crescente: il ricorso sempre più massiccio alle supplenze, che ha di fatto rallentato il processo di stabilizzazione dei docenti. Questo fenomeno, che impatta negativamente sulla qualità dell’insegnamento e sulla continuità didattica, richiede soluzioni urgenti. Mario Pittoni, responsabile del Dipartimento Istruzione della Lega e già presidente della commissione Cultura al Senato, ha espresso la sua opinione sul tema attraverso un post pubblicato sulla sua pagina Facebook.

Pittoni sottolinea come le supplenze, da soluzione temporanea, siano diventate una costante nelle scuole italiane, a discapito della stabilità lavorativa dei docenti e della qualità dell’istruzione. “Gli ultimi anni hanno visto la crescita esponenziale delle supplenze a scapito della stabilizzazione dei docenti, prima garanzia di qualità dell’insegnamento” ha scritto Pittoni, evidenziando come l’instabilità del corpo docente rischi di minare la continuità e l’efficacia dell’apprendimento degli studenti.

Per affrontare questa situazione, Pittoni propone di accelerare il reclutamento a tempo indeterminato, ma con una visione più ampia rispetto ai tradizionali concorsi pubblici. Secondo l’esponente della Lega, è necessario diversificare i meccanismi di selezione dei docenti, valorizzando non solo i risultati dei concorsi, ma anche il merito e l’esperienza accumulata nel tempo dai docenti precari.

Il sistema attuale, basato prevalentemente su concorsi, ha mostrato limiti evidenti. Nonostante i numerosi bandi e selezioni, una parte considerevole dei posti disponibili rimane vacante, in parte a causa delle tempistiche prolungate e della complessità delle procedure. Molti docenti precari, pur avendo accumulato anni di esperienza nelle aule, rimangono esclusi da una stabilizzazione definitiva. La proposta di Pittoni mira quindi a riconoscere l’esperienza sul campo come un criterio valido, riducendo la dipendenza esclusiva dai concorsi pubblici.

La questione del reclutamento è stata recentemente al centro di diverse discussioni politiche e sindacali. I dati parlano chiaro: il numero di supplenze annuali ha raggiunto livelli record, superando le 200.000 unità nell’anno scolastico 2023/2024. Questo non solo crea incertezza per i docenti, che non possono pianificare serenamente il proprio futuro professionale, ma incide anche negativamente sulla qualità dell’insegnamento per gli studenti, che spesso si trovano ad affrontare continui cambi di insegnanti durante l’anno scolastico.

La proposta di Pittoni, che mira a una diversificazione dei criteri di reclutamento, si inserisce in un dibattito più ampio sulla necessità di riformare il sistema scolastico italiano. Il riconoscimento del merito e dell’esperienza potrebbe essere una via per risolvere l’annoso problema del precariato, fornendo maggiore stabilità agli insegnanti e migliorando al contempo la qualità complessiva dell’istruzione.

Rimane ora da vedere se queste proposte troveranno ascolto nelle sedi istituzionali e se il Ministero dell’Istruzione sarà disposto a intraprendere un percorso di riforma che contempli una maggiore flessibilità nelle modalità di reclutamento. La stabilizzazione del personale docente resta una priorità per garantire un sistema scolastico più efficiente e in grado di rispondere alle sfide educative del futuro.

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