Scuola: Uil, prof con titolo estero partiranno in coda
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“Evadere entro l’inizio del prossimo anno scolastico le oltre 11mila istanze dei docenti con il titolo conseguito all’estero e – osserva D’Aprile – garantire i giusti diritti di quanti sono inseriti a pieno titolo nella I fascia delle graduatorie e di coloro che sono inseriti in II fascia di sostegno con esperienza almeno triennale, eviterebbe negative ricadute sulla continuità didattica degli alunni e controproducenti fratture tra i precari”.
La Uil Scuola Rua ritiene da tempo, che il sistema misto – titoli esteri e titoli italiani – contribuisce a creare divisione tra i precari, incidendo negativamente anche sul pieno funzionamento della Scuola. Per la Uil l’elemento di rivendicazione principale resta quello dell’accesso al sistema per l’acquisizione dei titoli universitari necessari all’insegnamento. Va eliminato il numero chiuso delle università che specializzano sul sostegno tenuto conto che circa l’85% dei titoli esteri riguarda l’insegnamento agli alunni con disabilità. Solo in questo modo si può rispondere ad una esigenza sempre più evidente.
L’obiettivo è duplice: da un lato limitare il più possibile che gli alunni abbiano docenti senza titolo, dall’altro che gli insegnanti non siano costretti a conseguirli all’estero cadendo spesso nella morsa della speculazione. (ANSA).