Se 40 batte 95: la maieutica dell' ingiustizia nella "fase zero"
Un dialogo (quasi) socratico sui paradossi che trasformano il merito in mancanza e la casualità in diritto
A cura di
Studio Legale Esposito Santonicola
01 settembre 2025 18:49
In altro territorio, sempre italiano, il bollettino zero rimane avvolto nel mistero. I docenti brancolano nel buio, non sanno se i posti sono disponibili, non possono verificare nulla. L'opacità, in questi casi, si eleva a sistema, con negazione del principio di trasparenza che dovrebbe governare ogni azione della pubblica amministrazione.
Ora, dimmi: Non sarebbe questo il sintomo di una norma che lascerebbe troppo spazio all'arbitrio, o peggio, di un sistema che tollererebbe l'arbitrio purché nascosto?
I docenti dell’altra Italia, di fronte a questa disparità di trattamento, potrebbero sentirsi impotenti.
Ma l'ordinamento prevede strumenti specifici per garantire l'uguaglianza. La Legge 241 del 1990 (sul diritto di accesso) e il Decreto Legislativo 33 del 2013 (sulla trasparenza) sono norme che ogni cittadino può invocare per ottenere le informazioni che gli spettano di diritto.