Se 40 batte 95: la maieutica dell' ingiustizia nella "fase zero"
Un dialogo (quasi) socratico sui paradossi che trasformano il merito in mancanza e la casualità in diritto
Un'equazione, proposta in Fase Zero, ha sfidato ogni logica matematica: 40 punti con continuità è maggiore di 95 punti senza continuità. In quale universo parallelo questa formula avrebbe senso? In quale sistema di valori la casualità prevarrebbe sulla competenza?
Proviamo a immaginare cosa accadrebbe se applicassimo questa logica ad altri settori della vita pubblica. Negli ospedali, il medico meno preparato ma "confermato" opererebbe prima di quello più competente ma "nuovo". Negli uffici pubblici, il funzionario meno qualificato ma "stabile" assumerebbe le decisioni più importanti.
Socrate morì per le sue idee, ma le sue idee sopravvissero a lui e continuano a illuminare il cammino di chi cerca la verità. Quali idee vogliamo che sopravvivano a noi? L'idea che il merito non conta? O l'idea che ogni ingiustizia può essere contrastata attraverso gli strumenti che l'ordinamento prevede?
Perché, come insegnava il Maestro, una vita senza ricerca non è degna di essere vissuta. E noi aggiungiamo: una ricerca senza azione non è degna di essere chiamata tale.
Avv. Aldo Esposito e Avv. Ciro Santonicola
Studio Legale Esposito & Santonicola
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