Una nuova vita a 63 anni: la storia di Fabrizio Pellegrini, il "super-precario" che ce l’ha fatta

Tra i giovani candidati seduti ai banchi del concorso per insegnanti di ruolo, spiccava una figura fuori dal comune: un uomo distinto, con i capelli brizzolati e l’aria sicura. All’inizio, nessuno cap...

A cura di Redazione
21 novembre 2024 06:49
Una nuova vita a 63 anni: la storia di Fabrizio Pellegrini, il "super-precario" che ce l’ha fatta -
Condividi

Tra i giovani candidati seduti ai banchi del concorso per insegnanti di ruolo, spiccava una figura fuori dal comune: un uomo distinto, con i capelli brizzolati e l’aria sicura. All’inizio, nessuno capiva cosa ci facesse lì, ma presto tutti hanno scoperto che quel signore, Fabrizio Pellegrini, era uno di loro. Forse il più anziano tra i presenti, ma determinato come pochi. E quando ha vinto il concorso, la sua storia è diventata un simbolo di speranza e perseveranza.

La conquista di un sogno

Per Pellegrini, triestino di 63 anni, diventare insegnante di ruolo è stata una vittoria tanto attesa quanto straordinaria. «Una conquista che reputo incredibile», racconta con orgoglio, consapevole che il tempo non è dalla sua parte. Tra poco meno di cinque anni andrà in pensione, e la sua carriera come docente di ruolo sarà breve rispetto ai lunghi anni trascorsi da precario. Ma questo non intacca la sua gioia: «Finalmente potrò dedicarmi a ciò che amo, senza il peso dell’incertezza».

Una vocazione scoperta tardi

Fabrizio non ha sempre saputo che avrebbe fatto l’insegnante. Dopo aver frequentato la facoltà di Agraria tra Udine e Padova, ha lavorato a lungo come manager nel settore agroalimentare. Una carriera stabile e ben avviata, ma che non lo appagava fino in fondo. Solo nel 2015, spinto da una nuova consapevolezza, decide di cambiare vita. Accetta un incarico di supplenza a Rimini e si innamora della scuola.

Nel 2017, tornato in Friuli Venezia Giulia, inizia a insegnare stabilmente presso il Brignoli-Einaudi-Marconi di Gradisca d’Isonzo e il Galilei-Fermi-Pacassi di Gorizia. Da allora, la passione per l’insegnamento è diventata il suo motore.

Una lunga strada verso il ruolo

Diventare insegnante di ruolo, però, non è stato facile. Pellegrini ha partecipato al primo concorso nel 2017, superando le preselezioni, ma ha dovuto rinunciare alla fase successiva a causa di problemi familiari. Non si è arreso. Nel 2022, ha affrontato un nuovo concorso e ha ottenuto un ottimo punteggio, ma un altro candidato con più titoli gli ha soffiato il posto.

Nel 2023 ha deciso di provarci ancora una volta, consapevole che sarebbe stata l’ultima occasione. Superata la temuta preselezione a Pordenone, ha affrontato una prova pratica di otto ore in provincia di Salerno e, successivamente, una simulazione di lezione e un colloquio in inglese. «Quando ho saputo che tutto era andato bene, è stata una gioia indescrivibile», racconta emozionato.

Un esempio di tenacia e passione

Ora Fabrizio si prepara al suo primo anno di prova, un passaggio formale prima di ottenere il ruolo a tutti gli effetti. Potrebbe sembrare un percorso controcorrente: un insegnante che arriva alla stabilità a pochi anni dalla pensione. Ma per lui è una vittoria personale che dimostra che non è mai troppo tardi per realizzare i propri sogni.

La sua storia è un esempio per chiunque si trovi ad affrontare ostacoli nel percorso verso i propri obiettivi. Fabrizio Pellegrini ha dimostrato che la passione e la determinazione possono trasformare una carriera e, soprattutto, regalare una nuova prospettiva di vita, a qualsiasi età

Segui La Voce della Scuola