Vicenza: trasporti pubblici e didattica, un caso paradigmatico!
Una settimana corta non scelta per ragioni didattiche, ma imposta dall’azienda dei trasporti pubblici, SVT, per ragioni economiche.
Ciò che sta accadendo a Vicenza è paradigmatico. Famiglie, studenti e docenti in rivolta contro la settimana corta. Una settimana corta non scelta per ragioni didattiche, ma imposta dall’azienda dei trasporti pubblici, SVT, per ragioni economiche. La società trasporti infatti ha comunicato che dal prossimo anno scolastico eliminerà le corse dedicate agli studenti poiché il personale a disposizione non è sufficiente a fornire tale servizio.
La società, oltre agli abbonamenti e ai biglietti dei passeggeri, riceve fondi dalla Provincia e dalla Regione, ciononostante tali risorse non sembrano sufficienti. Sull’istruzione pubblica non si può risparmiare poiché ogni euro risparmiato influisce negativamente sulla didattica e quindi sul futuro dei nostri giovani e sulla società futura.
Sull'istruzione pubblica si investe poiché solo in questo modo si può permettere a tutti i giovani di acquisire gli strumenti per poter realizzare le proprie aspirazioni e contribuire alla crescita della società. A Vicenza, e in altre aree del Paese, ciò non sta accadendo. Le difficoltà economiche del servizio pubblico impattano direttamente sulla didattica, sulla formazione degli studenti.
Noi socialisti da sempre ci battiamo per una scuola pubblica statale ed efficace poiché solo una scuola statale efficace può sostenere efficacemente la formazione di tutti i nostri giovani, garantire giustizia sociale e pari opportunità. Noi socialisti lanciamo un appello alle forze politiche progressiste affinché portino la questione in Parlamento. Noi socialisti lanciamo un appello alle forze Sindacali affinché intervengano anche sui territori per evitare i danni sociali conseguenza di un’idea della società in cui i servizi pubblici, per ragioni economiche, si rifiutano di porsi al servizio del pubblico. Così, in una nota, Enzo Maraio e Luca Fantò, rispettivamente Segretario nazionale PSI e Responsabile PSI scuola.