Conferenza stampa sull'educazione finanziaria

Conferenza stampa sull’educazione finanziaria. Report sull’evento organizzato  alla sala stampa della Camera dei Deputati. Spunti di riflessione

Conferenza stampa sull’educazione finanziaria

Conferenza stampa sull’educazione finanziaria. Si è tenuta questa mattina presso la sala stampa della Camera dei Deputati. Era finalizzata a sponsorizzare l’evento che si terrà il 9 ottobre a Milano (Starting Finance Investment Meeting ). Come destinatari sarà rivolto ai giovani  interessati al mondo della economia, della finanza e degli investimenti.
Gli interventi sono risultati interessanti, grazie alla quasi assenza di tecnicismi.
E’ stato ripetuto più volte che l’educazione finanziaria non può essere considerata un accessorio della formazione di un giovane del XXI° secolo. Essa consente di partecipare in modo attivo e soprattutto consapevole alla quotidianità caratterizzata anche da investimenti di cui molti non conoscono i costi.
L’educazione finanziaria deve puntare a colmare le le disuguaglianze tra le persone. Quelle più fragili risultano le donne e i giovani.  E’ stato rilevato, ad esempio, che purtroppo le donne di fronte a un imprevisto finanziario risultano più incerte nella ricerca di una soluzione. Il nostro Paese, inoltre purtroppo registra un tasso di alfabetizzazione della popolazione molto basso rispetto al resto dell’Europa.

L’intervento di Paola Frassinetti

Interessante l’intervento di P. Frassinetti (sottosegretario MIM). Ovviamente ha messo in rilievo le azioni che il sistema formativo ha messo in atto per favorire l’educazione finanziaria. Ha ribadito l’attenzione della scuola verso l’economia e la finanza, ma che non può favorire assolutamente il processo di snaturamento in atto delle sue finalità a beneficio di un  certo utilitarismo.
Avendo la delega all’educazione civica (un grande contenitore) il sottosegretario ha presentato sinteticamente il percorso scolastico dell’educazione finanziaria. Inizia fin dalla scuola primaria. Prosegue poi nei gradi successivi con proposte più articolate, senza però la pretesa di sostituirsi all’Università.
Appuntamento, quindi, a Milano (9 ottobre).

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