La prossima firma del ministro Valditara, attesa a strettissimo giro, sull’ordinanza che permetterà a migliaia di docenti che hanno conseguito il titolo Oltralpe di ottenere un incarico annuale costituisce uno spartiacque epocale in una vicenda che da anni è al centro delle richieste di Fratelli d’Italia per il mondo della scuola. L’ordinanza permetterà inoltre di coprire numerose cattedre rimaste vacanti rispondendo alle esigenze più stringenti degli istituti scolastici, spesso in ambasce, e garantendo ai ragazzi continuità didattica. Non posso che esprimere il mio apprezzamento per la sensibilità dimostrata dal Ministro e per lo straordinario lavoro di sintesi svolto dal presidente della Commissione Cultura del Senato Roberto Marti.” Lo dichiara la Senatrice di Fratelli d’Italia Ella Bucalo, membro della commissione cultura del Senato e responsabile della Scuola del partito.

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25 pensiero su “Bucalo (FdI): “Una svolta per migliaia e migliaia di docenti che hanno conseguito l’abilitazione all’estero””
  1. Gentile senatrice Bucalo, ad oggi vi siete dimenticati dei Diplomati Magistrale passati in ruolo e poi licenziati.
    Non è giusto, lo avevate promesso durante la campagna elettorale che avreste bloccato questa delicata e ingiusta situazione.
    Cordialmente. Giugno Salvatore

  2. La cosa più strana è che si ammettono una serie di docenti che poco o nulla hanno a che fare con il TFA italiano: vedi tirocinio e conoscenza del PEI. Con questo non vogliono fare una guerra tra i poveri, ritengo giusto integrarli dopo avergli fatto fare un periodo di tirocinio diretto per le 150 ore ed i laboratori.

    1. D’accordo. Si potrebbe raddoppiare il punteggio dei abilitati in italia. Bisogna riconoscere il merito di chi ha affrontato una severa selezione.

    1. Vi ostinate a dichiarare che il titolo conseguito all’estero non ha nessuna validità in Italia.
      Non è assolutamente vero in più occasioni il giudice del lavoro si è espresso a favore di questi titoli che sono più validi di quelli conseguiti in Italia

  3. Si avvantaggia chi ha avuto possibilità economiche di abilitarsi all’estero senza dare a tutti gli altri la stessa opportunità
    Vergognoso.

    1. La senatrice si dovrebbe solo vergognare di avvalorare chi ha preso il titolo all’estero. Praticamente comprandolo. Alla faccia del merito.

      1. Se avevano tutto sto spirito e vocazione perché non studiavano qui…invece di comprarlo all estero senza avere la men che minima conoscenza…e parlo per dato di fatto. Questa è l Italia , altro che meritocrazia!!!

    2. Poveri noi laureati in scienze pedagogiche con tirocini annessi e connessi nel mondo della scuola senza avere la minima possibilità di accedervi ad essa e ci limitiamo a guardare chi solo con un vecchissimo diploma magistrale lavora.cosi come chi ha la laurea in economia, giurisprudenza o chicchessia lavora sul sostegno senza conoscere nemmeno il significato

    3. Pazzesco corsi TFA completamente diversi da quelli faticosissimi che si svolgono in Italia non è ammissibile tutto questo modo non paritario di trattare i docenti. Da chi è stato messo in ruolo e poi licenziati, lo straordinario bis una vergogna… E accettate gente che ha preso titoli all’esterno andando 2/3 volte la … Inammissibile

    4. Vi sembra giusto sentirsi dire che il titolo conseguito all’estero non ha alcuna validità dopo che un genitore ha speso una fortuna che credo non tutti hanno sfortunatamente
      Ciò premesso vorrei anche sottolineare che il corso ti dà le basi per l’inserimento esattamente come il corso conseguito in Italia..
      In altre parole i due titoli sono perfettamente equivalenti
      Tutt’al più potrebbe essere integrato con un tirocinio in presenza e non necessariamente

    5. Innanzitutto per chi si è abilitato all’estero è stato un grande sacrificio affrontando costi elevati, ma soprattutto per chi l’ha fatto nel 2014 quando ancora non vi erano corsi Tfa in Italia, quindi parecchi docenti precari con alle spalle anni di insegnamento anche 10 o più sono stati costretti a scegliere questa strada, e adesso che mi si venga a dire che non hanno le competenze perché non acquisite quando è entrata gente con Tfa Italiano che non ha fatto nemmeno un giorno a scuola r non aggiungo altro….., la valutazione dei titoli il ministero lo dovrebbe fare in base agli anni di esperienza ricordiamoci che dopo 3 anni per UE i precari dovrebbero essere assunti, la politica del buon senso purtroppo non esiste e le ingiustizie prevalgono sempre.

  4. Molti docenti con titolo estero lavorano già da almeno tre anni su posto di sostegno senza titolo… Quale altro tirocinio devono fare? Sono stati mandati al fronte senza fucile… Io personalmente sono una docente con 40 anni di servizio e ne ho visti di tirocinanti passare per le mie classi. Quelli col titolo estero non erano da meno di quelli del TFA italiano. Per fare l’insegnante/docente di sostegno ci vuole passione e preparazione che non certo un corso vi trasmette; bisogna studiare anno per anno il caso che si ha di fronte per intervenire adeguatamente.

  5. Certo! Giusto modo per avere voti alle prossime elezioni!!! Ma non vi vergognate… è facile comprare titoli all’estero, andremo tutti li piuttosto che fare i percorsi in Italia!!!

  6. Gentilissima Onorevole,
    la scelta compiuta da Lei, dai suoi colleghi, dal Governo tutto, vi fa onore! Finalmente avete posto fine a una discriminazione, a una ingiustizia assurda… ripristinando la legalità in merito alle abilitazioni europee! Legalità che forse ad alcuni non piace…! Le abilitazioni/specializzazione europee sono titoli validi quanto quelli italiani (come cristallizzato ormai da 2 anni dalle Sentenze del Consiglio di Stato, le ultime in Adunanza Plenaria), acquisiti con enormi sacrifici personali, professionali ed economici da docenti che, in molti casi, già con grande professionalità e abnegazione, insegnano da anni nelle nostre scuole! Tali titoli, come Lei ben sa, sono identici a quelli italiani in termini di formazione, programma didattico, CFU, ore di frequenza, ecc…!
    Sono fiero di aver conosciuto Lei e gli altri Onorevoli presenti e interessati a questa problematica il 2 marzo in Camera dei Deputati e di aver potuto apprezzare la sua grande professionalità, umanità e senso di responsabilità!

  7. Salve,
    scrivo la presente in riferimento agli articoli degli organi di stampa e dei sindacati riguardanti la bozza dell’O.M. sulla possibilità per abilitati e specializzati all’estero di stipulare contratti di supplenza in mancanza del riconoscimento formale del titolo di specializzazione/abilitazione. Tale bozza, se confermata, andrebbe a ribaltare la previsione dell’O.M. 112 del 6 maggio 2022, in cui l’inserimento con riserva non permetteva l’individuazione in qualità di avente titolo alla stipula del contratto.
    Quanto appena specificato, comporterebbe un danno per i docenti abilitati e specializzati in Italia che hanno acquisito i titoli con merito e sacrificio, affrontando e superando prove selettive, in quanto verrebbero ingiustamente scavalcati nelle Graduatorie provinciali per le supplenze.
    Per tali ragioni, gli specializzandi dei Corsi di specializzazione sul sostegno in Italia e gli abilitati delle procedure concorsuali, auspicano una revisione della bozza dell’Ordinanza Ministeriale suddetta, al fine di valorizzare realmente il merito e non penalizzare coloro che hanno conseguito i titoli seguendo la normativa vigente.

    1. Gentile collega,
      prima di giungere a conclusioni errate e denigrare il percorso di studi effettuato da altri colleghi, si documenti bene e non per sentito dire! I percorsi di abilitazione/specializzazione europei sono tutti a numero programmato, con prova di accesso! I programmi didattici, CFU, ecc. sono uguali ai quelli italiani! La invito a leggere le Sentenze in Adunanza Plenaria del CDS n. 20, 21, 22, 23 del 28 dicembre 2022.
      La grave discriminazione, il grave danno è stato perpetrato ai docenti abilitati/specializzati europei che in modo incomprensibile, ingiustificato, illegittimo sono stati privati per un anno di stipulare i contratti! Ora finalmente viene ristabilita l’equità e data la giusta dignità a tanti docenti preparati e professionali, con anni di esperienza alle spalle!

  8. E’ una vergogna e una mancanza di rispetto per tutti gli insegnanti che hanno frequentato il tfa in italia, perché abbiamo dovuto fare preselezione, prova scritta/ orale, frequenza obbligatoria, tirocinio 150 ore ed esame fimale oltre il pagamento del corso e tanti sacrifici . La delusione è che si parla sempre di meritocrazia ma nell atto pratico non è mai così.

    1. Chi è senza peccato scagli la prima pietra
      Ma infatti in italia xke sono a numero chiuso? Datevi una risposta? Perché al sud 1000 posti tfa specializzati ed al nord 100 posti specializzati? Chissà perché ahhhhhh

  9. Vergogna, quelli rumeni, bulgari, spagnoli sono delle truffe organizzate dalla A alla Z! Sta già indagando la guardia di finanza ovunque, i truffatori non l’avranno mai vinta!

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