Valditara ela storia

 

Valditara e nuove indicazioni. La decisione del Ministro svela l’intenzione di accelerare sull’identità italiana

Valditara e nuove indicazioni. La decisione pare presa

Valditara e nuove indicazioni. Il Ministro sembra intenzionato a riformulare le indicazioni (una volta chiamati programmi). Al momento si conoscono pochi particolari. Quindi siamo ancora a livello di annuncio.
Sembra, però che G. Valditara a breve pubblicherà un decreto (atto dovuto) che istituirà una commissione “composta da esperti di comprovata qualificazione scientifica e professionale con il compito di elaborare e formulare proposte volte alla revisione delle Indicazioni“.
La versione online de ilfattoquotidiano fornisce qualche nome. “A presiedere la commissione sarà Loredana Perla.”. Sarà coadiuvata da” Francesco Emanuele Magni, esperto del ministro; Laura Sara Agrati, professore ordinario di pedagogia sperimentale all’Università telematica Pegaso ed Evelina Scaglia, professore associato di storia della pedagogia a Bergamo. Tutti e tre – quest’ultimi – vicini a Giuseppe Bertagna, il ministro “ombra” di viale Trastevere, noto per essere stato consigliere della ministra Letizia Moratti e della sottosegretaria Valentina Aprea nelle riforme della scuola nei primi anni del 2000″. Seguono altri nomi

Analisi di una decisione

L’annuncio è stato improvviso. Nelle settimane scorse non si sono registrati segnali che facessero pensare che qualcosa si stava muovendo. Quest’assenza di segnali pone il quesito su chi può avere dato l’input iniziale. In altri termini, chi ha convinto il Ministro ad attivare l’operazione- nuove indicazioni? Molto probabilmente nel  gruppo di suggeritori non sono presenti insegnanti e dirigenti. Era difficile mantenere segreta la decisione. La notizia sarebbe corsa attraverso i canali formali e informali della comunicazione. Da qui il sospetto di una decisione presa nelle segrete stanze di Viale Trastevere.
Un altro elemento che lascia perplessi è il netto profilo identitario della Prof.ssa  Loredana Perla coautrice  del volume  “Insegnare L’Italia. Una proposta per la scuola dell’obbligo” (Sckolé, 2024). La descrizione non lascia dubbi “Se la scuola deve servire a formare buoni cittadini, per essere pedagogicamente efficace dovrebbe affrontare soprattutto quegli aspetti che agli occhi dei bambini e degli adolescenti rivestono una immediata familiarità e importanza: l’Italia, la sua storia, la sua geografia, la sua cultura. In una parola, la sua identità. Un tema visto negli ultimi decenni con profonda diffidenza, soprattutto per ragioni ideologiche, e che invece è al centro della proposta di insegnamento presentata in queste pagine. Questa è la sintesi di quattro capitoli. Nell’ultimo è presente un paragrafo dal titolo “E se rileggessimo Cuore?”
Chiaro quindi l’obiettivo: accelerare sull’identità italiana, vista però da destra. La decisione riguardante la Presidente della commissione non sorprende. Due ministeri hanno chiari riferimenti identitari: Imprese e Made in Italy,  Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste.
Concludendo è una decisione che guarda più a casa nostra che in Europa. Forse frutto della paura di contaminazione.
Nessuno nega che occorra partire dall’identità per poi aprirsi alla diversità. Il rischio però è di chiudere le finestre, illudendosi che il mondo finisca dentro le quattro pareti e cancellando con nuove indicazioni made in Italy il correre della Storia verso una società inevitabilmente multietnica, multireligiosa e multiculturale.

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