C’e’ anche la scuola nei progetti della fondazione “Una Nessuna Centomila”, nata nel 2022 dall’idea di Fiorella Mannoia, Presidente onoraria e Giulia Minoli, Presidente, entrambe in prima linea nella lotta alla violenza contro le donne. La fondazione ha organizzato un megaconcerto benefico che, in due date sold out all’Arena di Verona il 4 e il 5 maggio scorsi, ha raccolto oltre 600.000 euro da destinare ai Centri Antiviolenza presenti in Italia, che rappresentano sempre di più un porto sicuro per tutte le donne vittime di violenza. La cifra è destinata a crescere fino all’11 maggio, ultimo giorno utile per fare donazioni al numero 45580 predisposto per questa grande raccolta fondi tramite SMS o fisso, con il supporto dell’arte e della musica italiana. L’evento sarà trasmesso stasera alle ore 21 su Rai 1, con la conduzione di Amadeus che, proprio in questa occasione, saluterá il pubblico della RAI, essendo l’ultimo evento in programma che lo vede protagonista in prima serata. La Mannoia aveva iniziato ad organizzare concerti per contrastare la violenza sulle donne e raccogliere fondi per i CAV proprio nel 2022 a Campolongo, uno show fatto da donne a sostegno di altre donne, da cui l’incontro con la Minoli e l’idea della fondazione. Fra le novità di quest’anno la grande partecipazione maschile all’evento: tanti i nomi coinvolti, da Giuliano Sangiorgi ad Annalisa, da Diodato a Mamhood, da Alessandra Amoroso a Big Mama, Elodie, Samuele Bersani, Brunori sas, Piero Pelú, solo per citarne alcuni, tutti grandi artisti della musica italiana accomunati dalla voglia di azzerare per sempre la violenza sulle donne in qualunque sua forma. – La strada è ancora in salita ma ce la faremo, la violenza sulle donne non deve più esistere – è una delle affermazioni di Fiorella Mannoia in questi giorni. La cantante ha manifestato l’intenzione della fondazione “Una Nessuna Centomila” di approdare anche nelle scuole, con progetti mirati a diffondere la cultura del rispetto e l’educazione alle relazioni fra i giovanissimi, a partire dalla secondaria di primo grado e dunque negli anni della preadolescenza, quando i ragazzi iniziano i primi approcci amorosi senza il supporto necessario per affrontare le relazioni in modo sano, affidandosi spesso ai social per cercare risposte per lo più sbagliate.

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