Di Nicoletta Salvato e Massimiliano Esposito

Il MIM, come Penelope, tesse la tela e poi la disfa; la sua astuzia si rivela nel suo stratagemma per evitare che i numerosi pretendenti ATA e Docenti (Proci), che cercano di trovare un luogo di lavoro accogliente e inclusivo, possano stabilirsi a vita all’interno della pubblica amministrazione.

 

Assistiamo all’ennesima beffa alla quale gli ATA di 3^ Fascia saranno obbligati a sottostare pur di aggiornare ed inserirsi all’interno delle graduatorie valide per il triennio scolastico 2024-2027.

Ma andiamo nel dettaglio:

Il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI), nel parere espresso il 26 aprile 2024, ha richiesto di apportare diverse modifiche al futuro Bando delle Graduatorie ATA Terza Fascia 2024. Le richieste di modifiche importanti impatterebbero in modo significativo sulle tabelle di valutazione dei titoli, la validità delle graduatorie, i nuovi titoli di accesso, il depennamento per il cambio provincia e altro ancora.

Secondo il CSPI, nel caso in cui la pubblicazione delle nuove graduatorie ATA dovesse essere successiva alla data del 31 agosto 2024, le nuove graduatorie di circolo e d’istituto di terza fascia la validità di queste dovrebbe partire dall’anno scolastico successivo. Praticamente, salterebbe l’anno scolastico 2024/2025 (per il quale si farebbe nel frattempo riferimento alle precedenti graduatorie) e le nuove graduatorie sarebbero infine valide per il triennio biennio 2025/2026, 2026/2027.

Non si salva nessuno, nemmeno gli AA

Per quanto riguarda il profilo di Assistente Amministrativo, il CSPI ha ritenuto anacronistico mantenere ancora valido il punteggio relativo all’attestato di addestramento professionale per la dattilografia, chiedendone la cancellazione dal futuro bando e l’annullamento del punteggio acquisito. Senza parole.

Ricordiamo che oggi all’attestato di Dattilografia viene attribuito un punteggio maggiore anche alle certificazioni informatiche.

Cancellare e agire retroattivamente su chi ha speso fior di denari pur di aumentare il punteggio e aspirare ad un posto di lavoro, rende sia il parere del CSPI che chi ne fa parte senza un briciolo di buonsenso oltre che senza visone del futuro della scuola italiana.

Altra richiesta del CSPI è relativa all’aggiornamento della tabella dei titoli, sottolineando la necessità di accompagnare con indicazioni precise i requisiti della famosa Certificazione Internazionale di Alfabetizzazione Digitale (CIAD), che tiene ancora tutti gli ATA in sospeso.

Noi su questo tiriamo le orecchie al ministero e vorremmo capire se effettivamente questo nuovo attestato sarà soltanto un titolo di accesso o darà anche un punteggio accessorio.

Un’odissea infinita

Gli eroi ATA si accingono a compiere questa traversia cercando di approdare verso un porto sicuro, dimenticando che Penelope non riconoscerà il mendicante Ulisse, dimostrandosi, di proposito, distaccata e incurante dei suoi racconti fatti di enormi sacrifici economici e familiari.

Sacrifici che nessuno vuole vedere (politica, governo, ministero e CSPI) e che sembra non meritare alcuna ricompensa.

Noi, nella speranza del lieto fine, ci attendiamo risvolti positivi anche se ormai abbiamo la scorza dura e ci aspettiamo davvero di tutto, ma proprio tutto.


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